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giovedì 14 febbraio 2019

AEREOSOLTERAPIA


Le inalazioni, e ancor più, i suffumigi, nella pratica ospedaliera e ambulatoriale, hanno ceduto il posto all'aerosolterapia che ha cominciato a diffondersi anche come cura casalinga.
L'aerosolterapia si fonda sul principio della riduzione della sostanza medicamentosa in goccioline minutissime (dette appunto aerosol) dal diametro di gran lunga più piccolo di quello delle goccioline di vapore acqueo che si ottengono con l’inalazione. Queste particelle, penetrando profondamente nell'apparato respiratorio (il cui lume diventa progressivamente più stretto man mano che ci si allontana dalla trachea), raggiungono anche quelle zone ammalate che non possono trarre giovamento dalle inalazioni. Inoltre le dimensioni ridotte di queste particelle fanno si che esse siano assorbite più facilmente.

L'aerosolterapia si pratica con un apposito apparecchio, dotato di un motorino elettrico e di una vaschetta in cui si pone la sostanza da inspirare; in genere si tratta di non oltre 2 centimetri cubi di liquido, che vengono completamente ridotti in una nube impalpabile e quasi invisibile nel giro di circa 10 minuti.

Solo il medico può prescrivere il farmaco da adoperare, la quantità e la frequenza delle sedute di aerosolterapia, che possono essere effettuate in appositi ambulatori oppure privatamente se si possiede l'apparecchio apposito; questo ultimo può anche essere preso in affitto presso le farmacie con una modica spesa mensile.

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