Dopo un intervento di
asportazione della vescica diventa necessario ricostruire una via per raccogliere
ed eliminare l'urina e le alternative oggi disponibili sono essenzialmente tre:
- derivazione urinaria
esterna (il "sacchetto" per la raccolta delle urine che utilizza un
piccolo tratto di intestino per far da congiunzione tra gli ureteri e la cute dell'addome;
- derivazione urinaria
interna che permette di non avere un sacchetto esterno, ma obbliga il paziente al
cosiddetto autocateterismo due o tre volte
al giorno. ln pratica, il paziente entra con un catetere attraverso un piccolo foro
nel serbatoio ricostruito internamente con una parte di intestino e lo svuota;
- ricostruzione ortotopica della vescica, una tecnica
ormai in uso da 30 anni, che consiste nel ricreare con l'intestino un serbatoio
sferico al quale vengono attaccati gli ureteri e l'uretra e permette di urinare
attraverso le vie fisiologiche.
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