Sia esso impiallacciato,
lastronato o massiccio, il legno viene comunque finito con una lucida: una che mette
in evidenza e risalto il colore e le venature di questo bellissimo materiale.
Vi sono vari tipi di lucidatura.
Lucidatura a cera - È la più antica e classica finitura del legno
e anche la più morbida e bella perché dà al legno un aspetto serico che nessun'altra
lucidatura sa ottenere. Ha tuttavia il difetto, abbastanza grave, di assorbire le
macchie.
Lucidatura a spirito – Questa lucidatura rende la superficie
del legno lucida e levigata, quasi vetrificata, e perciò piuttosto fredda. Negli
arredamenti moderni, dove si preferisce sempre valorizzare il legno naturale, la
lucidatura a spirito è quasi del tutto scomparsa.
Lucidatura alla nitro - È costituita da una vernice a spruzzo
che lascia sulla superficie del legno una specie di pellicola isolante e protettiva.
Può essere lucida od opaca. Quella opaca, molto bella, sostituisce degnamente la
tradizionale lucidatura a cera, con i vantaggi di essere impermeabile. È la
lucidatura oggi più usata per i mobili.
Lucidatura al poliestere - È la più moderna delle
lucidature e produce un effetto simile a quello prodotto dalla lucidatura alla nitro.
Qui alla superficiale pellicola protettiva della lucidatura alla nitro si sostituisce
uno strato di vernice sintetica vetrificante abbastanza consistente (3 o 4 decimi
di millimetro) che rende il legno del tutto impermeabile, chiudendone i minutissimi
pori. Può essere lucida (ma in questo caso è sconsigliabile perché fa apparire il
legno quasi plastificato, togliendogli così parte della sua bellezza) od opaca,
utilissima perché conferisce al legno un aspetto pressoché naturale.
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