II pepe, che noi conosciamo
sotto forma di caratteristici grani neri e bianchi, è costituito dalle piccole bacche
disseccate della pianta del pepe (Piper nigrum).
Questa pianta, a forma
di liana, cresce allo stato selvatico nelle regioni tropicali e si attorciglia con
tenaci radici al tronco degli alberi, di cui ha bisogno per vivere.
Per far fronte al grande
consumo di pepe, questa liana preziosa veniva coltivata in abbondanza in molti Paesi
dell'Asia: Malesia, Sumatra. Giava, Borneo, Ceylon, Singapore e oggi anche in
Europa.
Le origini
Oggi il pepe è un prodotto
pregiato, ma anticamente era considerato addirittura una droga di lusso: i piccoli
granuli, duri e piuttosto leggeri, dalle proprietà stimolanti e afrodisiache, erano
pagati a peso d'oro e costituivano in molti luoghi merce di scambio, al posto del
denaro. In effetti il pepe giungeva in Occidente per mezzo di lente carovane e il
suo costo per il lungo viaggio diventava tale che gli unici acquirenti erano i ricchi
speziali e i cittadini abbienti.
Il pepe insieme alla cannella,
era conosciuto anche nell'antica Roma come sostanza disinfettante, utile alla conservazione
dei cibi.
Dopo il Medioevo, per
alcuni secoli i navigatori portoghesi ebbero il monopolio del pepe e lo trasportarono
dalle Indie orientali per via marittima. In seguito, con lo sviluppo della navigazione
mercantile, il
prezzo della droga diminuì
notevolmente e i piccoli granuli non furono più considerati come bacche d'oro nero
ma semplicemente una merce di un certo pregio.
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