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giovedì 10 marzo 2016

GINNASTICA PER IL COLLO


BREVE CENNO ANATOMICO

II collo, sostenuto dalle vertebre cervicali, presenta un intreccio di muscoli che permettono al capo di muoversi in tutte le direzioni.

Importante dal lato estetico è il muscolo pellicciaio, cosiddetto perché situato proprio sotto la pelle. La mancanza di tonicità di questo muscolo è causa di gravi difetti estetici per la linea del collo e precisamente:

1) Nei soggetti molto magri le fibre diradate del muscolo pellicciaio lasciano intravvedere i tendini dei muscoli sottostanti e anche la struttura ossea della clavicola e dello sterno.

2) Nei soggetti grassi, invece, l'eccesso di adipe si infiltra tra le fibre muscolari rendendo così il collo tozzo e favorendo il doppio mento. 3) In ogni caso, e soprattutto con l'andar del tempo, le fibre inattive del muscolo si rilassano, la pelle del collo si affloscia e si formano le rughe: primo segno dell'età matura.

Come e quando si deve lare la ginnastica per il collo?

Preferibilmente al mattino, alternandola ad altri esercizi di ginnastica generale come gli esercizi respiratori. I movimenti devono essere morbidi e lenti perché, implicando il movimento del capo, possono facilmente stordire. Ed eccovi gli esercizi.

 
   1)    Rotazione del capo da destra a sinistra e viceversa; il mento deve portarsi verticalmente sopra la spalla, ma le spalle devono essere tenute ferme  (ripetere l0 volte).


 
 
 
   2)     Flessione del capo avanti e indietro ; iniziare con la flessione indietro, poi flettere lentamente in ovanti sino ad appoggiare il mento sul torace. Ritornare indietro e ripetere almeno l0 volte.


 
 
 
    3)    Flessione del capo a sinistra e a destra: l'orecchio deve avvicinarsi alla spalla, ma senza che questo si alzi. Questo esercizio è molto utile per correggere il collo tozzo (ripetere 20 volte).

  
 
 
   4)    Circonduzione del capo; capo flesso in avanti, poi a sinistra indietro e a destra (ripetere almeno l0 volte).


 
 
   5)    Lo struzzo; esercizio indicato contro il doppio mento. Si esegue iniziando con la flessione avanti, seguita da una  spinta indietro e quindi ritorno alla posizione eretta col mento molto avvicinato al collo (ripetere almeno 20 volte).




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