Da pochi giorni sono iniziati i Mondiali di Calcio e proprio il Brasile vuole essere un pioniere nel campo della compensazione di CO2: stadi certificati, incentivi per il consumo sostenibile, produzione e riciclo di rifiuti. L'idea è stata quella di elaborare un programma sostenibile per le 12 città che ospiteranno le partite di calcio.
Attraverso la realizzazione di progetti di cooperazione internazionale i mondiali saranno a basso impatto di carbonio. Infatti, con i crediti ottenuti dalla cooperazione insieme con una certificazione ad hoc per gli stadi si pensa di riuscire a diminuire l'inquinamento che verrà prodotto. Si stima che le tonnellate di CO2 prodotte nel mese in cui si svolgeranno i mondiali (dal 12 giugno al 13 luglio) saranno pari a 1,4 milioni di tonnellate. Si tratta di 1,3 milioni di tonnellate in meno di quanto in realtà la Fifa pensa sarà il totale delle emissioni prodotte, cioè 2,7 milioni di tonnellate.
Se davvero funzionerà, questo progetto, che ha già ottenuto il riconoscimento della Convenzione quadro delle Nazioni Unite per i Cambiamenti Climatici (UNFCCC, United Nations Framework Convention on Climate Change) potrà diventare un modello da seguire per l'organizzazione di grandi eventi.
E non solo, in questo mondiale dieci squadre scenderanno invece in campo con divise ecosostenibili, prodotte grazie all'impiego di innovativi materiali riciclati e riciclabili. Le dieci nazionali che indosseranno magliette e pantaloncini in plastica riciclata sono l'Australia, il Brasile, la Corea del Sud, la Croazia, la Francia, la Grecia, l'Inghilterra, l'Olanda, il Portogallo e gli Stati Uniti.
L'idea delle magliette "GREEN", anche se personalizzate con stile diverso, è della Nike, che le ha ricavate dalle bottiglie di plastica riciclate, uno dei principali rifiuti che contaminano l'ambiente, uno speciale poliestere.
Per ogni completo sono state impiegate circa tredici bottiglie di plastica riciclata, risparmiando fino al 30% rispetto ai consumi di energia derivanti dal processo produttivo del poliestere tradizionale, senza sacrificare la vestibilità e le prestazioni del tessuto che risulta al contempo leggero e resistente. I calciatori potranno inoltre contare su una tecnologia assorbi-umidità che allevierà il disagio del sudore in campo.
Ogni iniziativa rivolta alla riduzione dell'impatto dei Mondiali di calcio del Brasile serve per smorzare le preoccupazioni sull'impronta ecologica dell'evento.
Daniela Calabrò
Ufficio Stampa ESO
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