La parola « salsa » indica
ogni condimento liquido degli alimenti: è salsa il condimento che resta nel recipiente
di cottura come quello che si prepara a parte per accompagnare diversi tipi di cibo.
Purtroppo può accadere
che la salsa si schizzi sulla tovaglia per un movimento maldestro o finisca per
costellare il mento di qualche ingordo buongustaio. Vediamo quindi come ci si destreggia
con le salse senza commettere errori nel servirle, e senza attirare occhiate di
riprovazione da parte dei nostri vicini di tavola nel gustarle.
Come servirle
Le salse di cottura, che
si formano aggiungendo del liquido adatto (acqua, latte, vino, brodo, ecc.) al condimento
rimasto nel tegame, si possono servire a parte in una salsiera, oppure versare
direttamente sul cibo.
Le salse preparate a parte
possono essere presentate fredde o calde. Quelle a base di olio si presentano
generalmente fredde, quelle a base di burro calde. Anche queste salse si possono
versare direttamente sul cibo che accompagnano, ma è più elegante servirle a parte
in una salsiera.
Sono salse anche quelle
con cui si condiscono pastasciutta o riso. Nei pranzi più eleganti, si possono servire
a parte in una salsiera, dopo aver condito la pasta o il riso con il burro (o meglio
ancora, dopo aver servito su piattini singoli, a parte, dei ricciolini di burro).
Le salse in vasetti o
in bottiglie, che si acquistano già pronte (senape, mostarda, ketchup, Worcester sauce, soia.
ecc.), si possono mettere direttamente in tavola insieme con le ampolline dell'olio
e dell'aceto.
I commensali si servono
della salsa preferita per dare più sapore a carne, pesce, verdure, uova.
Fa eccezione alla regola
generale della salsiera la bagna cauda (salsa piemontese a base di aglio, acciughe,
olio, tartufo), che si porta in tavola su un fornellino a spirito. I commensali
immergono nel pentolino contenente
la salsa pezzetti di verdure crude (sedano, cardi, peperoni) che porteranno poi
direttamente alla bocca.
Le salse dolci sono generalmente
a base di sciroppi, vino o marmellata. Servono soprattutto a ravvivare l'aspetto
e il sapore di alcuni dolci, come il budino di riso o di semolino, il babà, le torte
più semplici. ecc. Possono essere servite sia fredde che calde. Si versano direttamente
sul dolce, oppure si servono a parte in una salsiera.
Come si mangiano
Le salse piuttosto dense
(come la maionese, la tartara, la besciamella, ecc.) si prendono col cucchiaino
dalla salsiera comune e si versano accanto al
cibo che si trova nel piatto. Quelle molto liquide (come il sugo dell'arrosto, o
il burro fuso, o l'olio sbattuto col limone) si versano invece direttamente
sopra il cibo nel piatto.
E se si sbaglia? Pazienza,
non è poi così grave. Più grave, invece, è raccogliere il sugo o la salsa dal piatto
con un pezzetto di pane. Solo in famiglia è lecito farlo, purché non si tenga il
pane con le dita: si rompe un pezzetto di pane con le mani, lo si posa nel piatto,
vi si infilano le punte della forchetta, si raccoglie un po' di salsa e lo si porta
alla bocca sempre infilato nella forchetta.
E, infine, nessuno ritenga
suo dovere impegnarsi a far tornare il piatto pulito e lustro come se non fosse
mai stato adoperato.
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