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mercoledì 27 luglio 2016

LA MENINGITE


Tra le malattie dell’ infanzia, la meningite è sempre stata una delle più temute, per la gravità del suo decorso e le conseguenze spesso disastrose.

Prima della scoperta degli antibiotici, un bambino colpito da meningite aveva ben poche speranze di una completa guarigione, perché in genere, se riusciva a salvarsi, restava vittima di menomazioni psichiche permanenti. I mezzi terapeutici attuali guariscono ormai, nella maggioranza dei casi, un'infezione meningea, purché non si intervenga troppo tardi. Ecco perché è indispensabile che i genitori imparino a riconoscere i primi e più importanti segni di questa malattia, per poter tempestivamente chiamare il medico e iniziare cosi al più presto le cure adatte.

CHE COSÈ ?

La meningite è l'infiammazione delle meningi, cioè delle sottili membrane sovrapposte che avvolgono il cervello e il midollo spinale, isolandoli come in un involucro protettivo dalla faccia interna della calotta cranica. Gli agenti responsabili di questa infiammazione sono diversi (streptococco, stafilococco, meningococco, ecc.) e colpiscono più facilmente i bambini già indeboliti da una precedente malattia o in particolari condizioni di denutrizione.

Abbastanza frequenti sono le meningiti che seguono a malattie virali; come l’influenza, la parotite, il morbillo e la varicella.

Una particolare forma di meningite è quella di origine tubercolare, dovuta al bacillo di Koch, entrato nell'organismo in seguito a una localizzazione polmonare.

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