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mercoledì 15 gennaio 2014

DIETA PER LA DIVERTICOLITE


Durante le fasi acute della malattia bisogna seguire un regime dietetico rigido. Quando i diverticoli, cioè le piccole formazioni che si creano nell'intestino, si infiammano, scatenano dolori addominali, nausea, vomito, febbre e diarrea. In questi periodi è necessario fare lavorare l'apparato gastrointestinale il meno possibile in modo da spegnere l'infiammazione. Bisogna allora ricorrere per qualche settimana a una dieta povera di fibre. Che consiste nell'esclusione di cereali, pane e pasta integrali.

Va evitata anche la maggior parte dei vegetali. Uniche eccezioni: patate, carote, zucchine, mele sbucciate e banane.

Passato l'attacco acuto, però, si può tornare gradualmente a una dieta varia e ricca di fibre. E arrivare ad assumere in abbondanza proprio quegli alimenti che erano stati eliminati. Per evitare di infiammare di nuovo i diverticoli, infatti, bisogna mantenere un intestino regolare. Quindi via libera alla frutta e alla verdura, oltre che ai cereali integrali.

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