Il consumo di riso, nel nostro paese, è in
media piuttosto modesto, sebbene l'Italia sia, fra i paesi europei, il maggior
produttore di questo cereale.
Occorre però precisare che mentre nel Nord il
consumo è elevato (in Lombardia si giunge a una media annua di 20 chilogrammi a
testa) nel Sud esso si riduce di molto, data la spiccata preferenza di queste popolazioni
per la pasta.
TRA PASTA E RISO, MEGLIO IL RISO
Dal punto di vista calorico, riso e pasta si equivalgono
in quanto ambedue sono costituiti in gran parte da idrati di carbonio.
Tuttavia il confronto fra riso e pasta si risolve
a vantaggio del primo per i seguenti motivi:
1) gli idrati di carbonio del riso vengono utilizzati
quasi completamente, con minime e trascurabili perdite;
2) contiene minor quantità di cellulosa ed è
quindi più facilmente digeribile;
3) il valore delle sue proteine è quasi pari a
quello delle proteine contenute nella carne. È vero che sono presenti in
piccola quantità, ma hanno un notevole valore nutritivo. A questo proposito, è
abbastanza significativo che esistano popoli i quali si nutrono quasi
esclusivamente di riso.
NUTRE SENZA AFFATICARE LO STOMACO
L'alto potere energetico, la facile
digeribilità e la presenza delle proteine raccomandano il consumo di riso a
tutte le età.
Soltanto il riso è in grado di risolvere il difficile
dilemma di tutti coloro che hanno bisogno di un'alimentazione abbondante, senza
affaticare troppo lo stomaco.
Si raccomanda perciò...
...agli sportivi che spesso, a poca distanza dai
pasti, sono chiamati a sforzi e fatiche ,
... ai lavoratori manuali e intellettuali, compresi
gli studenti, che riprendono il lavoro o lo studio quando ancora hanno — come
si dice — « il boccone in gola »;
...e, soprattutto, ai sofferenti di disturbi gastro-intestinali
ed epatici. Costoro, molto spesso, a causa della digestione lenta e difficile, sono
costretti a ridurre la quantità dei cibi introdotti ad ogni pasto. In questo caso
pertanto il riso svolge addirittura un'autentica azione curativa, come avviene ad
esempio nei casi di ipertensione: un regime a base di riso e frutta, con assoluta
esclusione di sale (la cosiddetta dieta di Kempner) si rivela molto efficace nel
trattamento di questa malattia.
CONSIGLI PER LA PREPARAZIONE
Per poter beneficiare pienamente dell'elevato
valore nutritivo del riso, sarebbe consigliabile consumare quello non brillato ossia
quello che non è stato privato della cuticola esterna dove si trova soprattutto
la vitamina B1. Oggi,
però, è difficilissimo trovare in commercio riso che non sia stato « trattato »
(e quindi privato di molte sue proprietà).
Usando qualche accorgimento è possibile, anche
usando risi brillati, ridurre al minimo le perdite di valore nutritivo.
Anzitutto, si cerchi di evitare o di limitare il lavaggio del riso: ciò è
possibile senz'altro con le varietà più pregiate, che offrono le migliori
garanzie igieniche; per le varietà comuni, si cerchi di ridurlo al minimo indispensabile.
Per quanto riguarda la cottura sarebbe ideale
quella a vapore che mantiene intatto il patrimonio vitaminico e salino.
Purtroppo, le possibilità di cottura a
vapore, per il riso, sono piuttosto poche; si abbia cura, ad ogni modo, di
farlo cuocere il minimo indispensabile e si utilizzi, per quanto possibile,
l'acqua di cottura per recuperare i sali che in essa si sono disciolti.
Da qualche tempo alcune tra le più
qualificate industrie alimentari hanno messo in vendita una particolare qualità
di riso che in seguito a un particolare trattamento, conserva intatto tutto il
suo prezioso patrimonio nutritivo di proteine, vitamine e Sali minerali, che
spesso va sprecato nell'acqua.
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