La diffusione della
motorizzazione fa sì che oggi, in numero sempre crescente, persone di ogni ceto
si trasformino da pedoni in automobilisti. L'automobile, infatti, ha acquistato
nella vita moderna una importanza tale che il suo uso è diventato indispensabile
per un numero sempre più largo di persone. Ma col numero delle automobili
purtroppo è aumentato anche quello degli incidenti stradali. La maggior parte di
essi è causata da imprudenza e indisciplina dei guidatori: ma quante volte
questi ultimi non erano nelle condizioni più adatte alla guida per errori di
alimentazione o abusi di bevande alcoliche? Sorge così un nuovo problema che
riguarda un po' tutti, più o meno da vicino, secondo l'uso che si fa della
propria macchina: come mangiare quando si guida.
Evitare la superalimentazione
Poiché, contrariamente a quel che si crede,
anche nei lunghi viaggi il consumo di energia durante la guida è limitato, non
occorre assolutamente ipernutrirsi in previsione di spostamenti anche notevoli.
Purtroppo l'abitudine a cui indulgono molti automobilisti è quella di consumare
pasti abbondanti durante i viaggi, specialmente se capitano in località turistiche,
ricche di trattorie e vini tipici.
I pasti, che si consumano fra una tappa e
l'altra quando si viaggia in auto, devono invece essere particolarmente frugali,
data la facilità con cui una digestione laboriosa influisce sulla prontezza dei
riflessi. Il tipo di alimentazione dipende poi anche dalla stagione e dal
percorso che verrà coperto durante il viaggio. Consideriamo quindi in questo
capitolo le diverse possibilità che si possono presentare.
Cibi leggeri e nutrienti per lunghi viaggi
Nei tragitti lunghi e monotoni, come possono
essere quelli sulle autostrade, un'alimentazione pesante predispone alla
sonnolenza ed è spesso responsabile di gravi incidenti.
Quando ci si accinge a un viaggio di questo
tipo perciò, sarà bene evitare, specie d'estate, un abbondante pranzo di
mezzogiorno. Il guidatore dovrà nutrirsi adeguatamente al mattino, prima della
partenza, consumando un pasto completo e nutriente, in cui larga parte sarà
concessa ai carboidrati (pane, biscotti, marmellata, zucchero, miele, riso).
Tale colazione, leggera anche se abbondante, non potrà influire sulla rapidità
di riflessi e permetterà di arrivare all'ora di pranzo senza accusare
spiacevoli sensazioni di fame. A mezzogiorno il guidatore s'accontenterà di un
pasto assai sobrio: ad esempio, una fetta di vitello ai ferri o un po' di
formaggio oltre a una buona tazza di caffè; eviterà così di appesantire lo
stomaco nel periodo più critico per la guida.
La guida in montagna è la più faticosa
A differenza dei viaggi sulle autostrade in
cui le energie consumate
sono ridotte al minimo, i percorsi variati,
in special modo quelli di montagna, impongono al guidatore una capacità di
concentrazione notevole e spesso una fatica non indifferente.
Benché le autostrade vadano diffondendosi, tali
tipi di percorsi automobilistici restano sempre i più frequenti, specie durante
le vacanze, quando si è impegnati a raggiungere i luoghi di villeggiatura.
Molte persone poi si servono della macchina
come mezzo di lavoro e coprono moltissimi chilometri ogni giorno, spesso su
strade disagevoli. In questi casi la dieta sarà basata su un'alimentazione
distribuita razionalmente durante la giornata. Questi automobilisti
consumeranno al mattino una leggera colazione (caffè, latte, pane, marmellata)
e durante la giornata faranno brevi tappe, durante le quali potranno consumare
piccoli e frequenti spuntini (un panino al formaggio, un succo di frutta
zuccherato, una banana, un bicchiere di latte, ecc.). In tal modo lo stomaco non
verrà mai gravato da digestioni difficili e l'organismo avrà sempre una riserva
calorica a disposizione.
È assolutamente da evitare nella stagione calda
l'uso smodato di bevande e in special modo di quelle gelate, che possono
provocare gravi congestioni, con tutte le conseguenze del caso.
D'inverno invece, sarà raccomandabile ogni
tanto una tazza di tè caldo e ben zuccherato. È molto utile inoltre tenere
sempre a portata di mano, in macchina, magari nel cassetto del cruscotto, zollette di zucchero, caramelle al miele e
qualche quadretto di cioccolato.
Il nemico numero uno : l'alcool
Non si può parlare di dieta per
automobilisti, senza fare l'importantissima raccomandazione di evitare il più possibile
gli alcolici durante la guida.
Le più recenti statistiche hanno infatti dimostrato
che più del 40% degli incidenti stradali è imputabile ad abuso di bevande
alcoliche.
In molti paesi il tasso di alcool nel sangue
degli automobilisti viene misurato da speciali apparecchi: oltre una data
misura vengono inflitte severissime multe e spesso è revocata la patente.
L'alcool infatti, oltre a rendere i riflessi più lenti e torpidi, dà
all'automobilista un senso di ebbrezza, che lo rende indisciplinato e irresponsabile.
Durante i viaggi quindi è un dovere ridurre la quantità di alcool giornaliera a
un bicchiere di vino durante i pasti ed evitare tassativamente bicchierini o «
cicchetti » a digiuno. Quante volte si legge sui giornali di paurosi incidenti
stradali, provocati da gente di ritorno da banchetti nuziali!
Concludendo
La dieta dell'automobilista non ha particolari
segreti, a parte quello dell'assoluta povertà in grassi, i quali appesantiscono
e rallentano la digestione.
Per quanto riguarda proteine e carboidrati,
sarà meglio abbondare in questi ultimi per la loro più rapida assimilazione. Un
giusto apporto di vitamine e sali minerali sarà fornito da frutta e verdura
fresca, mai però in quantità eccessiva per non ingombrare troppo lo stomaco e
appesantire la digestione.
Molti dietologi consigliano, specie a chi
viaggia di notte, come i camionisti, un paio di carote crude grattugiate ogni
giorno, per la loro ricchezza in vitamina A, utile alle funzioni visive.
Poche quindi, ma importanti, sono le regole
da seguire per una sana alimentazione adatta a chi guida: oggi, più che mai,
anch'essa può servire alla sicurezza nostra e del prossimo.
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