Uova al
guscio o alla "coque"
Per evitare che il guscio si rompa durante l'ebollizione
(l'acqua in tumulto sbatte l'uovo contro le pareti del recipiente), praticare nel
guscio un piccolissimo foro con la punta di uno spillo. Altra precauzione allo
stesso fine: immergere l'uovo nell'acqua servendosi di un cucchiaio.
Vi sono almeno quattro sistemi di preparare le uova al guscio.
1° - Mettere l'uovo nell'acqua bollente; contare
tre minuti dal momento in cui l'acqua riprende
l'ebollizione e ritirare l'uovo.
2° - Mettere l'uovo nell'acqua bollente e far
bollire per un minuto. Ritirare la casseruola dal fuoco e tenere l'uovo
nell'acqua calda per altri tre minuti.
3° - Mettere l'uovo in una piccola casseruola
e ricoprirlo con acqua fredda. Porre il recipiente sul fuoco fino
all'ebollizione. Appena questa è iniziata, ritirare l'uovo.
4° - Cuocere a vapore l'uovo per tre minuti, nell'apposito
cuoci uova in materiale resistente al fuoco. Servire nel portauovo.
Uova al
piatto o al burro
Questa preparazione viene fatta di solito in
tegami speciali, individuali o collettivi.
I primi, in genere per due uova, sono più pratici
in quanto è possibile dosare la cottura secondo i gusti di ogni commensale.
Ecco due sistemi per cuocere le uova al
piatto, il primo più semplice, il secondo più elaborato: le dosi indicate si
riferiscono alla cottura di due uova.
1° - Mettere in un tegamino 10-15 grammi di
burro; appena frigge, farvi scivolare due uova e condire con sale. Servire
quando l'albume è diventato quasi tutto sodo.
2° - Imburrare un tegamino di pirofila con
10-15 grammi di burro; riscaldarlo, farvi scivolare due uova, salare solo il bianco.
In un altro tegamino si saranno fatti intanto imbiondire 20 grammi di burro; versarlo
sui tuorli. Passare il tegamino di pirofila nel forno moderatamente caldo e ritirarlo
appena i bianchi sono coagulati.
Servire subito. Le uova cotte con questo sistema
sono dette anche « uova allo specchio » perché l'albumina forma sulla
superficie del rosso una specie di vernice.
Le uova al piatto possono essere servite su crostoni
di pane o di pasta frolla; oppure adagiate su uno strato di fettine di
salsiccia cotte al burro, melanzane saltate, punte di asparagi, funghi
trifolati. Possono essere decorate con una corona di salsa di pomodoro, salsa
americana o salsa aurora.
Uova affogate
o in camicia
Mettere a fuoco un recipiente con abbondante acqua
salata (10 grammi di sale per litro) e acidulata con un cucchiaio di aceto per
litro (l'aceto facilita la coagulazione dell'albumina). Appena l'acqua bolle,
ritirare il recipiente nell'angolo del fornello e sgusciare le uova facendole
cadere nel punto preciso in cui si produce l'ebollizione.
Far cuocere per tre minuti; l'acqua non deve
bollire ma « sobbollire ». Con un ramaiolo a fori piccoli e fitti raccogliere a
una a una le uova, farle sgocciolare e passarle in acqua fresca; togliere le
sbavature con un coltellino o una rotella tagliapasta (se l'uovo è fresco,
saranno pochissime). Se non si devono servire subito, è necessario tenerle in
acqua tiepida.
Sgocciolare poi le uova e accomodarle su crostoni
di pane o di pasta frolla, fritti o grigliati. Guarnire i crostoni con fettine
di prosciutto grigliate, fette di peperoni arrostiti o di pancetta. Sopra alle
uova si può mettere a piacere uno strato di besciamella, o salsa vellutata, o
salsa normanna.
Un'altra presentazione
molto decorativa: uova in camicia accomodate su uno strato di patate o di riso
o di fagiolini al burr
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