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martedì 22 settembre 2015

DIGESTIONE DEL LATTANTE


La digestione nell’intestino.

Dopo essere stata in parte digerita parte digerita nello stomaco, la parte solida passa nell'intestino tenue. Qui incontra la bile prodotta dal fegato; essa forma con i grassi una miscela piuttosto fine, che rappresenta il primo passo verso la loro assimilazione. Ecco perché se il fegato funziona poco e quindi produce poca bile, la digestione dei grassi è più difficoltosa. Nella 'prima parte dell'intestino aprivano

anche i preziosi fermenti fabbricati dal pancreas. Uno di essi porta avanti la digestione della caseina iniziata nello stomaco e trasforma l'albumina in sostanze più semplici, altri due provvedono alla scomposizione degli zuccheri, un altro infine trasforma i grassi in acidi grassi.

Gli acidi grassi si uniscono al sodio e al potassio contenuti nella bile, diventando così solubili e utilizzabili dall'organismo.

E quel cucchiaino di farina tostata? Normalmente la prima tappa della digestione dei farinacei è la saliva; ma nel lattante essa è scarsa, serve appena a tenere pulita e disinfettata la bocca; perché serva come fermento digestivo, bisogna aspettare che nascano i primi dentini, che qualche pezzetto di biscotto venga girato e rigirato in bocca. Nei primi mesi di vita, i fermenti capaci di scomporre le farine (sia quelle di grano sia quelle di riso) sono scarsi e si trovano tutti a livello dell'intestino.

Ecco perché le farine devono essere somministrate, al lattante con parsimonia.

Il lavoro della digestione non si ferma qui. Tutta quest'azione « demolitrice > viene anche favorita dal succo enterico, che è prodotto dalla mucosa intestinale. Alla fine tutti i componenti del pasto sono ridotti nella loro forma più semplice e sono pronti per essere assorbiti.

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