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lunedì 12 dicembre 2016

QUANTO VIVE IL CAPELLO


Il capello non è una materia inerte, ma viva come la pelle e le unghie. Il nostro stato di salute quindi, buono o cattivo che sia, si ripercuote sul capello. Una perfetta circolazione del sangue, un'igiene scrupolosa, una alimentazione ricca di vitamine, una cura crostante assicurano ai capelli vitalità e lucentezza, esattamente come consentono alla epidermide di essere elastica e luminosa.

Forse non ve lo siete mai domandato. La vita del capello è relativamente breve, varia da tre a sei anni, a seconda della posizione, i capelli che vivono più a lungo sono quelli della nuca; i più fragili sono quelli delle tempie.

La capigliatura si rinnova completamente ogni sei anni. Non si tratta naturalmente di una sostituzione improvvisa, ma graduale: i capelli, prima di cadere, restano atrofizzati per un periodo di circa tre mesi, dando la possibilità a un nuovo bulbo di svilupparsi.

Il bulbo “butta fuori” il capello nuovo e sano quando il capello vecchio e morto cade.

Questo rinnovo continuo ci dà l'impressione che i capelli siano sempre gli stessi e, in effetti, quantità e qualità dovrebbero essere piuttosto costanti.

Talvolta invece ci si accorge con disappunto:

- che la capigliatura perde consistenza;

- che i capelli che restano attaccati al pettine o alla spazzola sono più di quanti sarebbe ragionevole;

- che sono opachi, fragili, senza vita;

- oppure che sono grassi e pieni di forfora.

Spesso, invece di curarli, si cercano dei palliativi: la cotonatura, il toupet, a volte addirittura... la parrucca. E il male, naturalmente, non si arresta ma peggiora. Sarebbe il caso invece di correre ai ripari, di affidarsi non tanto al parrucchiere quanto al  “tricologo” cioè allo specialista.

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