Origini - Con il nome di gatto comune si indicano tutte
le varietà di gatti che non appartengono a una razza ben definita: sono gatti comuni
i buffi micini che la nostra vicina di casa ci vuole regalare perché non sa
come disfarsene, i grossi gatti che in cantina danno la caccia ai topi e quelli
che si aggirano nel cortile in cerca di cibo, Carattefistiche - Descrivere le caratteristiche di questi animali
non è semplice. Gli accoppiamenti tra soggetti diversissimi, infatti, danno origine
a varietà talmente differenti da poter dire che ogni gatto comune costituisce una
razza a sé.
Nella maggioranza dei
casi sono animali di mole intermedia, agili, forti, astuti quanto esige la loro
vita spesso randagia.
Il colore del
mantello è molto variabile, sia per gradazione sia per distribuzione. Possono essere
unicolori, pezzati e tigrati; bianchi, rossicci, grigi, neri, ecc.
Sono gatti di umile origine,
ma meritano la nostra considerazione più delle razze « nobili » non fosse altro
per la lotta spietata che fanno ai topi.
Il loro corpo è tutto
un'armonia, non c'è una parte troppo sviluppata in confronto di un'altra. Sono acrobati
impareggiabili e sicuri, capaci di muoversi sui cornicioni con disinvoltura e
di arrampicarsi sulle piante con la velocità delle scimmie. Le insidie di un mondo
che quasi sempre è loro nemico li hanno resi furbi e diffidenti e di conseguenza
riconoscenti verso chi dà loro una casa. Sono ladri, cacciatori e lottatori, ma
in genere sono più affettuosi e intelligenti dei gatti di razza.
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