http://elparlavadeperlu.myblog.it/

martedì 10 ottobre 2017

CONVERSAZIONE: CORREZIONI INTERRUZIONI


Ci sono persone che per malintesa buona volontà, o per mostrarsi colte e informate, o semplicemente per vizio, hanno l'abitudine di correggere quelli che stanno parlando. È questa una grossa mancanza, specialmente quando ci si trova in pubblico.
Non è affatto vero che correggere una persona sia un atto di gentilezza.

Può esserlo solamente in questi casi:
quando non c'è nessun altro che ascolta la  correzione (e quindi registra lo sbaglio);
quando lo sbaglio può essere veramente dannoso a quella persona;
quando pensiamo che non ci sia nessuno più adatto di noi a correggerla (madre, insegnante, parente o amica intima);
quando siamo certi che questa persona desidera essere corretta.
In tutti gli altri casi, si lascia che sbagli.

Il fatto che pronunci male le parole straniere, che confonda le date, che racconti cose inesatte, non ci autorizza affatto a intervenire. Correggendo la persona, non faremmo che far notare a tutti il suo errore e, invece di guadagnarci la gratitudine di chi abbiamo inteso aiutare, ce ne guadagneremo il risentimento.

Nessun commento:

Posta un commento