Secondo i dati dell'ultima ricerca dell'AIAB (Associazione Italiana per l'Agricoltura Biologica) l'Italia risulta essere il primo paese in Europa per esportazione di prodotti biologici. La Germania è il principale paese acquirente dei prodotti bio, in particolare per quanto riguarda gli ortaggi, la frutta, il vino e l'olio.
E non solo, i dati mostrano un incremento pari all'8,8% anche per quanto riguarda il consumo di cibi biologici, nonostante i consumi alimentari in generale abbiano subito un calo. Molto interessante è notare che le mense delle scuole italiane indirizzano sempre di più le loro scelte sui prodotti biologici.
Nel settore bio si assiste inoltre alla nascita di nuove figure professionali, soprattutto per quanto riguarda la diffusione dell'utilizzo delle risorse naturali in agricoltura e la garanzia della qualità attraverso la certificazione dei prodotti biologici.
L'Italia risulta essere tra i primi 10 Paesi su scala globale per estensione della superficie agricola dedicata al biologico, per numero di aziende e percentuale di biologico sul totale. Circa il 61% dei Comuni Italiani hanno almeno un'azienda agricola biologica.
I canali di vendita del bio sono in continua crescita: le aziende che vendono i propri prodotti, le mense e gli agriturismi sono raddoppiate negli ultimi 10 anni e quadruplicati i Gruppi di acquisto solidale (Gas).
Gli impiegati nel settore del biologico sono più giovani rispetto a quelli del settore tradizionale e sono più tecnologici. Le aziende biologiche hanno un reddito più alto rispetto a quelle convenzionali, questo perché i costi sono più bassi e i ricavi maggiori.
Sono dati che dimostrano un forte aumento di interesse sia a livello Italiano che a livello internazionale e nuove aperture per il sistema economico italiano.
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