1) Un buon dentista si riconosce dalla prima visita: compila una cartella con
i dati sul vostro stato di salute, sia passata sia attuale (anamnesi), usa guanti
e mascherina per ispezionare denti e gengive e può ricorrere a una radiografia
per la diagnosi. Da ricerche effettuate è emerso che sei dentisti su dieci non fanno pagare la prima visita (gli
altri, in media 71
euro). Prenotando la visita, meglio
chiarire questo aspetto.
2) Il dentista discute della diagnosi con il paziente e propone uno o più
piani di trattamento, di cui illustra pro e contro e i relativi costi. Fa un preventivo dettagliato che, se in corso
d'opera viene modificato, deve essere
comunicato al paziente. Fa firmare il consenso informato (anche se non c'è un
obbligo di legge), in cui il paziente acconsente al trattamento.
3) Meglio concordare con il dentista come fare il pagamento: non vi affidate
a chi vi fa pagare tutto subito. È buona prassi versare all'inizio un acconto
del 30%, il 30% a metà e il saldo al termine del lavoro.
4)
In caso di problemi tecnici (ponte fratturato,
protesi scheggiata...), il buon dentista è disponibile a risolverli senza spese
per il paziente, a meno che non sia giustificato un contributo alle stesse. A
tutela del paziente, da agosto entrerà in vigore l'obbligo per il dentista di
stipulare una polizza. Chiedete sempre se ce l'ha.
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