Una delle malattie di
cui in questi ultimi anni è molto diffusa
nei bambini, sappiamo quale è la causa e
quindi l'esatta terapia della malattia celiaca, detta anche infantilismo intestinale.
Questo grave
disturbo, che in passato ha colpito tanti bambini con conseguenze spesso fatali,
oggi si cura con successo. Benché non si verifichi molto frequentemente, la
malattia celiaca deve essere ben conosciuta nelle sue manifestazioni essenziali,
affinché ogni genitore possa tempestivamente sospettarne la presenza e ricorrere
quindi al medico e ai provvedimenti del caso.
Come si manifesta
La malattia si manifesta
entro il secondo anno di vita, per lo più quando il bambino comincia a prendere
le prime pappe di farinacei.
Il piccolo all'inizio
perde l'appetito, ha frequenti vomiti, disturbi intestinali (feci semiliquide) e
cresce stentatamente. Dopo un periodo più o meno lungo, quando ormai la
malattia si è definitivamente instaurata, il quadro si fa più grave: i disturbi
intestinali diventano continui, con crisi di diarrea alternate a emissioni di feci
abbondanti e untuose; il ventre diventa voluminoso; si ha deperimento e arresto
delia crescita.
Poiché questi sono i sintomi
più importanti della malattia, esaminiamoli un po' più da vicino.
I caratteri delle feci
sono molto importanti, per poter distinguere la malattia celiaca da una comune dispepsia,
cosi frequente nella prima infanzia. Esse infatti sono sempre in quantità assai
superiore al normale, molli e schiumose,
biancastre, lucide e di odore particolarmente cattivo. Durante le crisi di diarrea,
le feci possono diventare talmente liquide da sembrare formate di sola acqua.
Un altro sintomo importante
è costituito dal ventre che diventa quasi globoso e si affloscia notevolmente
dopo che il bambino si è scaricato" L'esagerato volume dell'addome
contrasta con ii dimagramento del resto del corpo (braccia, gambe, torace), per
cui questi malati acquistano un aspetto caratteristico. La pelle inoltre diventa
arida, le unghie e i capelli fragili e i denti si cariano.
L'accrescimento, infine,
sia della statura sia del peso, si blocca e il bambino rimane in sensibile ritardo
rispetto ai suoi coetanei (infantilismo). Pallido e anemico, il piccolo va facilmente
incontro a rachitismo e a disturbi diversi dovuti alla mancanza di vitamine.
Egli inoltre perde
completamente l'appetito, cambia spesso di umore diventando triste e irritabile
e presenta sonni agitati.
La causa
Questa grave
disfunzione intestinale è dovuta a ipersensibilità verso alcune proteine
vegetali e precisamente: la gliadina del glutine (frumento), l'ordeina (orzo) e
l'aveina (avena). Quando, all'epoca delle prime pappe, l'organismo del piccolo
viene a contatto con queste sostanze, si producono in esso degli anticorpi che provocano
una reazione allergica a livello del tubo gastroenterico. I villi intestinali si
atrofizzano e viene a mancare l'assorbimento dei grassi e di altre sostanze indispensabili
all'accrescimento (vitamine, zuccheri, ecc.). Ecco perché le feci, per la mancata
assimilazione intestinale, sono abbondanti e untuose.
La cura
La cura della malattia
celiaca consiste essenzialmente nell'esclusione del glutine dalla dieta del bambino.
Si dovranno perciò eliminare tutti gli alimenti che lo contengono, e cioè le farine
di grano, di orzo, di segale e di avena (pane, biscotti, pasta, ecc.). Le proteine
vegetali potranno essere fornite soltanto dalla soja che non contiene glutine. In
abbondanza, invece, saranno concesse le proteine animali sotto forma di latte, formaggi,
carne, pesce. uova, ecc. I carboidrati verranno forniti dallo zucchero, dalle patate,
dal riso (assai scarso di glutine) e dalla frutta, soprattutto banane, assai utili
per il loro buon valore calorico. La dieta così regolata deve essere protratta
per un paio di anni; in seguito si tenterà prudentemente l'introduzione del glutine
nell'alimentazione, finché l'organismo del piccolo non dimostrerà più intolleranza.
Oltre alla terapia
dietetica nei primi tempi, sarà indispensabile un buon apporto vitaminico, specie
di vitamina A e D. Altre vitamine (B e C) e preparati di ferro combatteranno l'eventuale
anemia.
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