Nei primi due anni di
età, la bronchite può acquistare nel bambino/a un carattere asmatico: l'organismo
del piccolo infatti diventa facilmente allergico ai microbi responsabili della bronchite
o ad alcune sostanze penetrate attraverso le vie aeree (polvere, pollini, ecc.)
o a particolari cibi. II risultato di questa reazione allergica che può essere scatenata
proprio da una bronchite, è una contrazione dei tubicini bronchiali, che si gonfiano
e producono muco in notevole quantità. In tal modo la bronchite si aggrava e diventa
asmatica: il respiro, cioè, si fa difficoltoso e sibilante, come se al piccolo mancasse
l'aria. Appoggiando l'orecchio al torace, si ascoltano distintamente sottili fischi
bronchiali.
La bronchite asmatica,
se non è curata a dovere, diventa cronica, con continue recidive. Fortunatamente,
una volta guarita, essa tende a non ripetersi più e dopo la pubertà diventa assai
rara.
Le cure, da eseguire in
modo scrupoloso e prolungato fino alla guarigione definitiva, si basano
esclusivamente su antibiotici, antistaminici e cortisonici, alle dosi prescritte
dal medico curante.
Molto utile in questi
casi è un soggiorno in località climatica, possibilmente al mare, e l'asportazione
delle tonsille (in casi specifici) e delle
adenoidi che possono favorire raffreddori, faringiti e di conseguenza le bronchiti.
Se possibile, inoltre, è bene cercare di individuare la sostanza verso cui il bambino
è allergico, e che sta alla base delle manifestazioni asmatiche.
A questo scopo, negli
ospedali pediatrici vengono praticati ai piccoli ammalati degli speciali esami,
i cui risultati permettono al pediatra d'iniziare le terapie più adatte.
Le bronchiti del bambino
hanno quindi diversi caratteri e diversa gravità, secondo se sono semplici
oppure complicate.
Spetterà ai genitori
stare sempre in guardia, senza però fare una tragedia di ogni colpo di tosse o di
una fugace linea di febbre del bambino/a.
Nessun commento:
Posta un commento