http://elparlavadeperlu.myblog.it/

venerdì 6 ottobre 2017

5 AZIONI PER L'AMBIENTE

Tutti noi possiamo facilmente contribuire alla salvaguardia dell’ambiente. Con 5 semplici mosse.


Questo è il messaggio che la scrittrice e blogger americana Bea Johnson ha condiviso in occasione della presentazione del suo libro, nella versione italiana, Zero rifiuti in casa (Logart Press Editore, 2017. Traduzione di C. De Bernardinis. Con illustrazioni di Bea Johnson. 261 pp., stampato su carta riciclata certificata FSC 100g.)
Zero rifiuti sembra un obiettivo impossibile e invece Bea Johnson, attraverso il suo racconto semplice e vivace, ci fa capire come una scelta di vita individuale possa contribuire non solo alla salvaguardia dell’ambiente, ma anche alla felicità domestica. Infatti ciò che colpisce di questo racconto è come in un contesto dove il consumismo è spinto all’estremo e il benessere sembra strettamente connesso al possesso delle cose, vivere con l’essenziale possa rendere molto più leggeri e sereni.
Bea per molti anni ha rappresentato il modello americano tipico: bella casa, oggetti di design, abiti per ogni occasione, attrezzature sportive di ogni genere, poi gradualmente la consapevolezza che tutto quel superfluo era dannoso per il pianeta e per la sua famiglia. Di qui è partita la svolta verso lo stile descritto nel suo libro e che si condensa nel metodo delle 5 R per la salvaguardia dell’ambiente.
 
Ecco i punti essenziali:
 
Rifiutare: molti oggetti che ci arrivano dall’esterno sono inutili, quindi è sufficiente rifiutarli e fare in modo che non arrivino in casa; all’inizio può sembrare difficile ma con un po’ di attenzione e perseveranza si riesce a evitare l’accumulo inutile.

Ridurre: se in casa servono 5 sedie perché possederne 20? Se si presta attenzione a ciò che si ha in casa ci si renderà conto che molte cose non servono, non sono necessarie, e allora perché non ridurne la quantità limitandosi solo a ciò che è davvero importante?
Riutilizzare: su questo concetto Bea si sofferma molto, perché rappresenta il nucleo fondamentale dello zero rifiuti. Tutto ciò che è mono uso va eliminato e sostituito con materiali riutilizzabili. Gli esempi presentati sono molti, dall’acquisto di cibi e detersivi sfusi, con contenitori propri in vetro o stoffa, all’utilizzo del bicarbonato come dentifricio e ai cosmetici fatti in casa con materiali alimentari come il cacao, o all’acquisto nei negozi e mercatini dell’usato. Il principio è che gli oggetti devono essere utilizzati e riutilizzati con creatività e inventiva.
 
Riciclare: tutto ciò che non può essere oggetto dei passi successivi, deve essere riciclato.
 
Ridurre in compost: ultima fase del processo, gli scarti alimentari devono essere compostati e riutilizzati come fertilizzante.
Oggi Bea e la sua famiglia riescono nel corso dell’anno a produrre una quantità minima di rifiuti e a risparmiare circa il 40% rispetto a quanto spendevano in precedenza con un vantaggio ambientale ed economico.
Riguardo agli aspetti più complessi come gli impatti economici di questo stile di vita sul sistema produttivo, le indicazioni della scrittrice sono rassicuranti. Bea ha evidenziato come dopo le sue presentazioni siano aumentati gli esercizi commerciali di cibi e detersivi sfusi, come sia stata contattata da grandi aziende per consulenza circa i metodi di imballaggio, oltre a essere inviata a conferenze e presentazioni in scuole e istituzioni interessate a sensibilizzare sui temi ambientali.
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

L’augurio è che un comportamento di consumo virtuoso possa influenzare positivamente il sistema produttivo contribuendo a generare un modello più sostenibile. 

 

Nessun commento:

Posta un commento