La Coca-Cola, colosso mondiale delle bevande, ha deciso di utilizzare anche in Italia bottiglie riciclabili per l'acqua minerale. Al momento le nuove bottiglie "green" saranno quelle da 1,5 litri e 2 litri di Lilia Giovane e Lilia Fonte Tavina.
Si tratta di bottiglie in plastica con il nuovo packaging Plantbottle realizzato con una combinazione di materiali tradizionali (petrolio e altri combustibili fossili usati per le bottiglie in PET tradizionali) e una percentuale (30%) di materiali di origine vegetale.
I primi prodotti imbottigliati con la Plantbottle sono stati distribuiti dalla Coca-Cola nel 2009. Ad oggi 20 miliardi di bottiglie sono state distribuite in 31 Paesi, risparmiando oltre 445 mila barili di petrolio.
La Plantbottle è prodotta con etanolo ricavato da canna da zucchero coltivata in Brasile. Le piantagioni da cui provengono i materiali per le Planbottle sono distanti dalle foreste pluviali dell'Amazzonia e il loro impatto sulla biodiversità è più basso grazie ad una politica pubblica rigorosa.
Il materiale della PlanBottle, che può essere processato in impianti di riciclaggio esistenti senza contaminazione del PET esistente, può essere usato, riciclato e riutilizzato più volte.
L'obiettivo della Coca-Cola è quello di utilizzare gli imballaggi PlantBottle per tutte le bottiglie di plastica entro il 2020. Le acque Lilia hanno iniziato a ridurre gradualmente il peso delle proprie bottiglie, richiedendo meno plastica e aiutando quindi a preservare le risorse naturali, riducendo le emissioni di CO2.
La Coca-Cola è sempre stata all'avanguardia per quanto riguarda il packaging sostenibile: è stata la prima azienda a produrre bottiglie fatte con plastica riciclata e ha sempre investito in infrastrutture di riciclaggio.
La nuova bottiglia PlantBottle rappresenta un passo avanti per arrivare ad un futuro in cui le bottiglie di plastica verranno sostituite completamente da quelle costituite da materiale riciclabile al 100%.
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