Il malato qualche volta avverte, nei minuti o
addirittura nei giorni precedenti l'ictus, cefalea, vertigini e disturbi
sensoriali (dell'occhio, dell'udito, o formicolii circoscritti a singole zone)
; altre volte invece, l'ictus si manifesta fulmineamente.
All'improvviso il soggetto perde coscienza e
cade a terra; contemporaneamente alla coscienza egli perde il dominio di tutti
i suoi muscoli e i riflessi. Dopo qualche ora o anche un paio di giorni di
stato comatoso, la coscienza torna gradualmente e si presentano
i sintomi della localizzazione della lesione;
essa può provocare la paralisi di una sola metà del corpo (la più frequente) oppure
quella di un arto.
Quando la lesione è nella metà di destra del
corpo si ha anche incoordinazione della parola, per cui il paziente, pur
essendo cosciente e comprendendo perfettamente tutto ciò che gli si dice, non
riesce ad articolare con esattezza le parole necessarie per formulare la risposta.
In alcuni casi, soprattutto di trombosi, il paziente non perde la coscienza,
anzi assiste, più o meno coscientemente, al progressivo e lento instaurarsi dei
disturbi paralitici sul proprio corpo.
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