Il pane, come l'acqua,
si porta in tavola sempre all'ultimo momento.
Nei pranzi eleganti il
cestino del pane non sta sulla tovaglia, ma, sui tavolo di servizio e spetta a
chi serve fare attenzione a che i commensali non ne restino privi. La persona che
serve in tavola, dunque, passerà di tanto in tanto col cestino già preparato e con
le pinze appoggerà il pane alla sinistra del commensale.
Quando però non c'è
una cameriera che possa occuparsi del servizio il cestino del pane può
benissimo stare sulla tovaglia; ogni commensale si servirà da solo, offrendo il
suo aiuto anche agli altri.
Mentre si apparecchia
la tavola, in alto, a sinistra di ciascun coperto si dispongono due fettine
sottili di pane, che vanno appoggiate direttamente sulla tovaglia o, meglio ancora,
su un piattino.
I panini, se sono piccoli,
si presentano sempre interi: nell'apparecchiare basta metterne uno per ogni commensale.
Il pane grosso (come quello
toscano, pugliese, ecc.) si taglia a fette sottili che, se risultano
troppo grandi, vanno ancora divise trasversalmente.
Il pane tostato si
usa molto per la prima colazione, e si serve a fettesu un unico piatto di
portata, dal quale ognuno prende la quantità che desidera.
Il pan carré che è particolarmente
adatto per le tartine, si presenta a fettine sottili, variamente decorate, su vassoi
o grandi piatti. È meglio togliere preventivamente la crosta.
Grissini, gallette, cracker
si tolgono dalle scatole o dai sacchetti in cui sono conservati e si appoggiano
direttamente sulla tovaglia.
Non conoscendo le abitudini
e i gusti dei propri invitati, è bene disporre alla sinistra di ciascun coperto
una fettina di pane (o un panino), due o tre grissini e qualche cracker.
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