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domenica 5 febbraio 2017

COME SERVIRE IL PANE


Il pane, come l'acqua, si porta in tavola sempre all'ultimo momento.

Nei pranzi eleganti il cestino del pane non sta sulla tovaglia, ma, sui tavolo di servizio e spetta a chi serve fare attenzione a che i commensali non ne restino privi. La persona che serve in tavola, dunque, passerà di tanto in tanto col cestino già preparato e con le pinze appoggerà il pane alla sinistra del commensale.

Quando però non c'è una cameriera che possa occuparsi del servizio il cestino del pane può benissimo stare sulla tovaglia; ogni commensale si servirà da solo, offrendo il suo aiuto anche agli altri.

Mentre si apparecchia la tavola, in alto, a sinistra di ciascun coperto si dispongono due fettine sottili di pane, che vanno appoggiate direttamente sulla tovaglia o, meglio ancora, su un piattino.

I panini, se sono piccoli, si presentano sempre interi: nell'apparecchiare basta metterne uno per ogni commensale.

Il pane grosso (come quello toscano, pugliese, ecc.) si taglia a fette sottili che, se risultano troppo grandi, vanno ancora divise trasversalmente.

Il pane tostato si usa molto per la prima colazione, e si serve a fettesu un unico piatto di portata, dal quale ognuno prende la quantità che desidera.

Il pan carré che è particolarmente adatto per le tartine, si presenta a fettine sottili, variamente decorate, su vassoi o grandi piatti. È meglio togliere preventivamente la crosta.

Grissini, gallette, cracker si tolgono dalle scatole o dai sacchetti in cui sono conservati e si appoggiano direttamente sulla tovaglia.

Non conoscendo le abitudini e i gusti dei propri invitati, è bene disporre alla sinistra di ciascun coperto una fettina di pane (o un panino), due o tre grissini e qualche cracker.

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