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venerdì 7 febbraio 2014

LA DIETA DELL'AUTOMOBILISTA


La diffusione della motorizzazione fa sì che oggi, in numero sempre crescente, persone di ogni ceto si trasformino da pedoni in automobilisti. L'automobile, infatti, ha acquistato nella vita moderna una importanza tale che il suo uso è diventato indispensabile per un numero sempre più largo di persone. Ma col numero delle automobili purtroppo è aumentato anche quello degli incidenti stradali. La maggior parte di essi è causata da imprudenza e indisciplina dei guidatori: ma quante volte questi ultimi non erano nelle condizioni più adatte alla guida per errori di alimentazione o abusi di bevande alcoliche? Sorge così un nuovo problema che riguarda un po' tutti, più o meno da vicino, secondo l'uso che si fa della propria macchina: come mangiare quando si guida.

Evitare la superalimentazione

Poiché, contrariamente a quel che si crede, anche nei lunghi viaggi il consumo di energia durante la guida è limitato, non occorre assolutamente ipernutrirsi in previsione di spostamenti anche notevoli. Purtroppo l'abitudine a cui indulgono molti automobilisti è quella di consumare pasti abbondanti durante i viaggi, specialmente se capitano in località turistiche, ricche di trattorie e vini tipici.

I pasti, che si consumano fra una tappa e l'altra quando si viaggia in auto, devono invece essere particolarmente frugali, data la facilità con cui una digestione laboriosa influisce sulla prontezza dei riflessi. Il tipo di alimentazione dipende poi anche dalla stagione e dal percorso che verrà coperto durante il viaggio. Consideriamo quindi in questo capitolo le diverse possibilità che si possono presentare.

Cibi leggeri e nutrienti per  lunghi viaggi

Nei tragitti lunghi e monotoni, come possono essere quelli sulle autostrade, un'alimentazione pesante predispone alla sonnolenza ed è spesso responsabile di gravi incidenti.

Quando ci si accinge a un viaggio di questo tipo perciò, sarà bene evitare, specie d'estate, un abbondante pranzo di mezzogiorno. Il guidatore dovrà nutrirsi adeguatamente al mattino, prima della partenza, consumando un pasto completo e nutriente, in cui larga parte sarà concessa ai carboidrati (pane, biscotti, marmellata, zucchero, miele, riso). Tale colazione, leggera anche se abbondante, non potrà influire sulla rapidità di riflessi e permetterà di arrivare all'ora di pranzo senza accusare spiacevoli sensazioni di fame. A mezzogiorno il guidatore s'accontenterà di un pasto assai sobrio: ad esempio, una fetta di vitello ai ferri o un po' di formaggio oltre a una buona tazza di caffè; eviterà così di appesantire lo stomaco nel periodo più critico per la guida.

La guida in montagna è la più faticosa

A differenza dei viaggi sulle autostrade in cui le energie consumate

sono ridotte al minimo, i percorsi variati, in special modo quelli di montagna, impongono al guidatore una capacità di concentrazione notevole e spesso una fatica non indifferente.

Benché le autostrade vadano diffondendosi, tali tipi di percorsi automobilistici restano sempre i più frequenti, specie durante le vacanze, quando si è impegnati a raggiungere i luoghi di villeggiatura.

Molte persone poi si servono della macchina come mezzo di lavoro e coprono moltissimi chilometri ogni giorno, spesso su strade disagevoli. In questi casi la dieta sarà basata su un'alimentazione distribuita razionalmente durante la giornata. Questi automobilisti consumeranno al mattino una leggera colazione (caffè, latte, pane, marmellata) e durante la giornata faranno brevi tappe, durante le quali potranno consumare piccoli e frequenti spuntini (un panino al formaggio, un succo di frutta zuccherato, una banana, un bicchiere di latte, ecc.). In tal modo lo stomaco non verrà mai gravato da digestioni difficili e l'organismo avrà sempre una riserva calorica a disposizione.

È assolutamente da evitare nella stagione calda l'uso smodato di bevande e in special modo di quelle gelate, che possono provocare gravi congestioni, con tutte le conseguenze del caso.

D'inverno invece, sarà raccomandabile ogni tanto una tazza di tè caldo e ben zuccherato. È molto utile inoltre tenere sempre a portata di mano, in macchina, magari nel cassetto del cruscotto,  zollette di zucchero, caramelle al miele e qualche quadretto di cioccolato.

Il nemico numero uno : l'alcool

Non si può parlare di dieta per automobilisti, senza fare l'importantissima raccomandazione di evitare il più possibile gli alcolici durante la guida.

Le più recenti statistiche hanno infatti dimostrato che più del 40% degli incidenti stradali è imputabile ad abuso di bevande alcoliche.

In molti paesi il tasso di alcool nel sangue degli automobilisti viene misurato da speciali apparecchi: oltre una data misura vengono inflitte severissime multe e spesso è revocata la patente. L'alcool infatti, oltre a rendere i riflessi più lenti e torpidi, dà all'automobilista un senso di ebbrezza, che lo rende indisciplinato e irresponsabile. Durante i viaggi quindi è un dovere ridurre la quantità di alcool giornaliera a un bicchiere di vino durante i pasti ed evitare tassativamente bicchierini o « cicchetti » a digiuno. Quante volte si legge sui giornali di paurosi incidenti stradali, provocati da gente di ritorno da banchetti nuziali!

Concludendo

La dieta dell'automobilista non ha particolari segreti, a parte quello dell'assoluta povertà in grassi, i quali appesantiscono e rallentano la digestione.

Per quanto riguarda proteine e carboidrati, sarà meglio abbondare in questi ultimi per la loro più rapida assimilazione. Un giusto apporto di vitamine e sali minerali sarà fornito da frutta e verdura fresca, mai però in quantità eccessiva per non ingombrare troppo lo stomaco e appesantire la digestione.

Molti dietologi consigliano, specie a chi viaggia di notte, come i camionisti, un paio di carote crude grattugiate ogni giorno, per la loro ricchezza in vitamina A, utile alle funzioni visive.

Poche quindi, ma importanti, sono le regole da seguire per una sana alimentazione adatta a chi guida: oggi, più che mai, anch'essa può servire alla sicurezza nostra e del prossimo.

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