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giovedì 12 gennaio 2017

IL GATTO COMUNE


Origini - Con il nome di gatto comune si indicano tutte le varietà di gatti che non appartengono a una razza ben definita: sono gatti comuni i buffi micini che la nostra vicina di casa ci vuole regalare perché non sa come disfarsene, i grossi gatti che in cantina danno la caccia ai topi e quelli che si aggirano nel cortile in cerca di cibo, Carattefistiche - Descrivere le caratteristiche di questi animali non è semplice. Gli accoppiamenti tra soggetti diversissimi, infatti, danno origine a varietà talmente differenti da poter dire che ogni gatto comune costituisce una razza a sé.

Nella maggioranza dei casi sono animali di mole intermedia, agili, forti, astuti quanto esige la loro vita spesso randagia.

Il colore del mantello è molto variabile, sia per gradazione sia per distribuzione. Possono essere unicolori, pezzati e tigrati; bianchi, rossicci, grigi, neri, ecc.

Sono gatti di umile origine, ma meritano la nostra considerazione più delle razze « nobili » non fosse altro per la lotta spietata che fanno ai topi.

Il loro corpo è tutto un'armonia, non c'è una parte troppo sviluppata in confronto di un'altra. Sono acrobati impareggiabili e sicuri, capaci di muoversi sui cornicioni con disinvoltura e di arrampicarsi sulle piante con la velocità delle scimmie. Le insidie di un mondo che quasi sempre è loro nemico li hanno resi furbi e diffidenti e di conseguenza riconoscenti verso chi dà loro una casa. Sono ladri, cacciatori e lottatori, ma in genere sono più affettuosi e intelligenti dei gatti di razza.

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