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lunedì 2 dicembre 2013

CARCIOFI E FEGATO

In questi ultimi anni il carciofo è stato molto decantato come rimedio sovrano per il fegato.
Effettivamente, anche se le diete a base di carciofi non devono suscitare troppi entusiasmi, qualcosa di vero tuttavia c'è.
Ricerche effettuate con serietà hanno infatti dimostrato la presenza di un principio attivo (cinarina), che esplica una benefica influenza sul fegato e sulle vie biliari, favorendo la formazione della bile e regolarizzando l'intestino. La cinarina però è contenuta in quantità minima nella parte commestibile del carciofo, mentre è presente in buona quantità nel gambo e nelle foglie.
Chi vuole quindi sfruttare le benefiche proprietà del carciofo per il fegato, deve preparare un infuso delle foglie e dello stelo (grammi 200 per litro), facendoli bollire lentamente in acqua per pochi minuti,
lasciando riposare e filtrando poi il tutto.
Il decotto di carciofo, che ha un sapore gradevole, può essere bevuto a bicchieri, il mattino a digiuno o la sera prima di coricarsi.
Il carciofo, facile da digerire sia cotto sia crudo, è indicato a ogni età, salvo intolleranze individuali.
Data una sua lieve azione irritante sui reni però è bene limitarne l'uso in caso di nefriti, reumatismi e calcolosi renale.

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