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venerdì 13 dicembre 2013

PRINCIPALE PADRE E FIGLIO


IL PRINCIPALE VISTO COME PADRE
Talvolta il superiore, visto, nella sua attività produttiva e dinamica, appare come il simbolo dell'uomo forte. Egli è colui che comanda, che sa sempre che cosa deve fare, che risolve ogni problema e  supera qualsiasi contrarietà. È visto insomma come il padre, il mitico padre dell'infanzia: l'essere superiore, l'eroe che assommava in sé tutte le virtù e sotto la protezione del quale non si avevano più timori né paure. Nascono pian piano una cieca ammirazione e il desiderio di affidarsi a lui come a un guida, a un rifugio sicuro.
PRINCIPALE VISTO COME FIGLIO
Altre volte, invece, il superiore appare come un uomo che ispira tenerezza: lo si vede lottare contro mille difficoltà difendersi da concorrenti feroci e sleali, cercare disperatamente collaboratori fidati. E i dipendenti quasi si compiacciono di immaginarlo, anche in casa, angariato dalla moglie e dai figli. Insomma è il ritratto dell'uomo infelice. Per la donna questo tipo di principale, insomma, saprebbe essere la madre del suo « bambinone », apparentemente grande e grosso e forte, ma in realtà tanto bisognoso di protezione, di guida, di carezze.
E così, gradatamente, si scivola in un sentimento amoroso.

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