Spesso le morsicature
di alcuni animali, domestici o selvatici, non sono pericolose per la ferita o
la lacerazione prodotta, ma perché sono veicolo di germi e di malattie, prima
fra ogni altra la rabbia o idrofobia.
I cani affetti da
questa malattia, o soltanto portatori del virus, possono arrecare danno anche
senza mordere, solo leccando o sbavando: basta che un po' di saliva entri in contatto
con una lieve abrasione, con una escoriazione della pelle o delle mucose.
Pronto soccorso: ogni morsicatura
inflitta da un animale — sia o no sospetto — deve essere subito fatta
sanguinare il più possibile e disinfettata abbondantemente con tintura di iodio.
Dopo aver praticato i
primi soccorsi, si avverte il medico, cercando nel frattempo di catturare e di
isolare l'animale per inviarlo poi vivo al più vicino
Istituto Antirabbico. Lì, dopo gli accertamenti indispensabili del caso, verrà
decisa l'opportunità o meno della cura antirabbica.
Se l'animale fosse
randagio e perciò non facilmente rintracciabile (occorrerà naturalmente avvertire
gli uffici del Comune o della polizia perché possano rintracciare il
proprietario del cane).
Il medico praticherà
senz'altro la vaccinazione antirabbica per evitare ogni pericolo. La perfetta
salute dell'ammalato, anche nei giorni seguenti, non deve ingannare: questa
gravissima malattia, sempre mortale se non combattuta tempestivamente, può
manifestarsi anche dopo mesi di incubazione.
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