Effettivamente, anche se le diete a base di
carciofi non devono suscitare troppi entusiasmi, qualcosa di vero tuttavia c'è.
Ricerche effettuate con serietà hanno infatti
dimostrato la presenza di un principio attivo (cinarina), che esplica una
benefica influenza sul fegato e sulle vie biliari, favorendo la formazione
della bile e regolarizzando l'intestino. La cinarina però è contenuta in quantità
minima nella parte commestibile del carciofo, mentre è presente in buona
quantità nel gambo e nelle foglie.
Chi vuole quindi sfruttare le benefiche proprietà
del carciofo per il fegato, deve preparare un infuso delle foglie e dello stelo
(grammi 200 per litro), facendoli bollire lentamente in acqua per pochi minuti,
lasciando riposare e filtrando poi il tutto.
Il decotto di carciofo, che ha un sapore gradevole,
può essere bevuto a bicchieri, il mattino a digiuno o la sera prima di
coricarsi.
Il carciofo, facile da digerire sia cotto sia
crudo, è indicato a ogni età, salvo intolleranze individuali.
Data una sua lieve azione irritante sui reni però
è bene limitarne l'uso in caso di nefriti, reumatismi e calcolosi renale.
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