Un quadro tutt'altro che negativo emerge dall'indagine svolta da Swg per Assorel (Associazione Italiana delle Agenzie di relazioni Pubbliche) sulle opinioni e i comportamenti degli Italiani in materia di tutela dell'ambiente e consumi sostenibili: il 74% degli Italiani non giudica lo sviluppo sostenibile e la difesa dell'ambiente una moda, ma lo inserisce tra i valori fondamentali, tanto da incidere in maniera profonda sulle motivazioni di acquisto.
L'indagine, effettuata su un campione di 1500 persone rivela che per il 90% degli Italiani è importante che un'impresa si occupi di salvaguardare l'ambiente e il 78% dei consumatori è disposto a pagare di più per acquistare i prodotti di un'azienda impegnata sul fronte ambientale.
L'impegno ambientale di un'azienda è un fattore che pesa nella scelta dei prodotti e dei servizi e nell'acquisto i cittadini chiedono di essere informati sulle buone pratiche di sostenibilità delle aziende produttrici,per oltre i due terzi dei consumatori.
Tra le soluzioni per una miglior tutela ambientale, gli Italiani mettono l'educazione a uno stile di vita attento agli sprechi (52%), maggiori controlli sugli scarichi industriali (39%), uso di energie da fonti rinnovabili (34%) e incentivi all'utilizzo di materiali ecosostenibili (32%).
Il 68% delle persone chiede che la riconoscibilità ambientale sia messa bene in evidenza sui prodotti (e non solo pubblicizzata in tv o su internet) e anche se in tempi di crisi il driver dominante resta il costo (46%), l'impegno ambientale di un'azienda è premiato ed è diventato, per il 79% degli Italiani, uno stimolo a preferirla.
Per proteggere l'ecosistema è richiesto un forte impegno individuale (53%) da ogni singolo cittadino, una maggiore volontà di governi e amministrazioni (50%), e comportamenti più virtuosi da parte delle imprese (43%).
Ben l'83% degli intervistati sottolinea che solo i singoli, con le loro micro-azioni individuali, possono dare un contributo reale alla salvaguardia dell'ambiente e l'85% degli intervistati ritiene insufficienti e i comportamenti ambientalisti degli Italiani.
Le abitudini GREEN degli Italiani sono: il 65% evita di gettare materiali inquinanti negli scarichi; il 59% rispetta l'ambiente urbano; il 52% limita i livelli della temperatura del riscaldamento; il 51% fa la raccolta differenziata e il 48% è attento a non sprecare acqua. Gli Italiani mettono meno attenzione, invece, nell'uso razionale dei detersivi (31%), nell'uso di materiali ecosostenibili (16%), nell'attenzione al tipo e quantità di imballaggi (16%).
Mentre il 35% ha l'abitudine di tenere accesi, anche se in stand by, gli apparecchi, il 21% lascia sempre inserito il caricabatteria del cellulare nella presa e il 14% lascia il televisore acceso anche se nessuno lo guarda, fortunatamente sussistono anche le buone abitudini. Il 57% evita di lasciare i caloriferi accesi quando non è in casa; il 73% non apre le finestre quando ha il condizionatore acceso; il 59% non fa partire la lavatrice o la lavastoviglie con poco carico.
Sulla raccolta differenziata emerge che: il 57% della popolazione mette da parte carta e plastica, il 55% separa il vetro, il 44% l'umido, il 36% le pile esaurite e il 33% i medicinali scaduti.
Per quanto riguarda la mobilità i dati che emergono non sono molto positivi: il 62% usa l'auto tutti i giorni, mentre il 75% degli Italiani non utilizza o usa solo saltuariamente i mezzi pubblici, la bicicletta è usata solo dal 18% degli Italiani, mentre solo il 3% sceglie il car sharing e car pooling