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venerdì 28 febbraio 2014

BRIANZOLI


Si chiamano Danti e Roofio, ma per tutti i fan sono i Two Fingerz. E adesso il duo brianzolo (il primo è di Seregno, il secondo di Desio) è riuscito nell'impresa di raggiungere la vetta della Superclassifica con il nuovo album «V». Per loro è la prima volta: due anni fa «Mouse music» si fermò al secondo posto, frenato da Alessandra Amoroso. Il successo del disco segna il ritorno del rap italiano in vetta, mesi dopo lo straordinario exploit di artisti come Moreno e Fedez che hanno lasciato un segno indelebile nel 2013.

giovedì 27 febbraio 2014

MELONI IN CUCINA


Grazie al loro profumo e al raffinato sapore della polpa, i meloni hanno ispirato spesso i maghi della cucina.

Pur non illudendoci di poter emulare i grandi cuochi internazionali, anche noi potremo utilizzare con successo i meloni. Vediamo perciò in che modo possiamo presentarli.

Il melone può essere portato in tavola sia come antipasto che come dessert. Gli Anglosassoni lo presentano anche alla prima colazione. Secondo le regole gastronomiche, quando è consumato allo stato naturale, dovrebbe essere condito con sale e pepe se è antipasto, con zucchero in polvere se è dessert. Molti però lo pretendono sempre con sale, per cui sarà meglio portare in tavola tutti e due i condimenti.

Quando viene presentato come antipasto, si mette in ghiaccio due ore prima di servirlo; quando è ben freddo, si taglia in due, si eliminano accuratamente i semi e la parte molle e infine si taglia a fette di tre o quattro centimetri di larghezza.

Levata la scorza, si accomodano le fette in una coppa di vetro, disponendole a corona attorno a un centro fatto con pezzetti di ghiaccio.

Se accompagna invece il prosciutto crudo (può benissimo accompagnarsi anche con coppa o culatello), dopo avere tolto filamenti e semi, distaccate la polpa di ogni fetta dalla buccia, servendovi di un coltellino, ma in modo che resti attaccata a una estremità. Al momento di servire, spruzzate di sale e pepe appena macinato le fette di melone e servitele con i l prosciutto affettato sottile e arrotolato a forma di cartoccio.

Il melone si presta anche a numerose e squisite preparazioni di dessert; la più classica è senz'altro il cocktail di melone:
si taglia la polpa a piccoli dadi (oppure a palline, con l'apposito scavino), si dispone in una coppa di vetro, si spolvera di zucchero e si mette in frigorifero. Al momento di servire si può profumare con un liquore (i più adatti sono maraschino, kirsch, brandy).

mercoledì 26 febbraio 2014

FIOCCO PER CAPELLI


Per le giovanissime, un fiocco vivace per fermare i capelli: prendete m 1,50 di nastro di velluto alto cm. 2. Piegatelo doppio e fate una leggera cucitura, in modo da ottenere una specie di lungo tubicino, col quale farete una matassina, avvolgendolo intorno a una mano con le dita un po' aperte. Cucite la matassina a metà, in modo da formare molti fiocchi che farete poi ruotare in tutte le direzioni. (Ripiegate i due capi della striscia verso il centro in modo che formino due piccole asole, che copriranno la cucitura.)   

martedì 25 febbraio 2014

COTTURA DELLE UOVA


Uova al guscio o alla "coque"

Per evitare che il guscio si rompa durante l'ebollizione (l'acqua in tumulto sbatte l'uovo contro le pareti del recipiente), praticare nel guscio un piccolissimo foro con la punta di uno spillo. Altra precauzione allo stesso fine: immergere l'uovo nell'acqua servendosi di un cucchiaio.

Vi sono almeno quattro sistemi di preparare le uova al guscio.

1° - Mettere l'uovo nell'acqua bollente; contare tre minuti dal  momento in cui l'acqua riprende l'ebollizione e ritirare l'uovo.

2° - Mettere l'uovo nell'acqua bollente e far bollire per un minuto. Ritirare la casseruola dal fuoco e tenere l'uovo nell'acqua calda per altri tre minuti.

3° - Mettere l'uovo in una piccola casseruola e ricoprirlo con acqua fredda. Porre il recipiente sul fuoco fino all'ebollizione. Appena questa è iniziata, ritirare l'uovo.

4° - Cuocere a vapore l'uovo per tre minuti, nell'apposito cuoci uova in materiale resistente al fuoco. Servire nel portauovo.

Uova al piatto o al  burro

Questa preparazione viene fatta di solito in tegami speciali, individuali o collettivi.

I primi, in genere per due uova, sono più pratici in quanto è possibile dosare la cottura secondo i gusti di ogni commensale.

Ecco due sistemi per cuocere le uova al piatto, il primo più semplice, il secondo più elaborato: le dosi indicate si riferiscono alla cottura di due uova.

1° - Mettere in un tegamino 10-15 grammi di burro; appena frigge, farvi scivolare due uova e condire con sale. Servire quando l'albume è diventato quasi tutto sodo.

2° - Imburrare un tegamino di pirofila con 10-15 grammi di burro; riscaldarlo, farvi scivolare due uova, salare solo il bianco. In un altro tegamino si saranno fatti intanto imbiondire 20 grammi di burro; versarlo sui tuorli. Passare il tegamino di pirofila nel forno moderatamente caldo e ritirarlo appena i bianchi sono coagulati.

Servire subito. Le uova cotte con questo sistema sono dette anche « uova allo specchio » perché l'albumina forma sulla superficie del rosso una specie di vernice.

Le uova al piatto possono essere servite su crostoni di pane o di pasta frolla; oppure adagiate su uno strato di fettine di salsiccia cotte al burro, melanzane saltate, punte di asparagi, funghi trifolati. Possono essere decorate con una corona di salsa di pomodoro, salsa americana o salsa aurora.

Uova affogate o in camicia

Mettere a fuoco un recipiente con abbondante acqua salata (10 grammi di sale per litro) e acidulata con un cucchiaio di aceto per litro (l'aceto facilita la coagulazione dell'albumina). Appena l'acqua bolle, ritirare il recipiente nell'angolo del fornello e sgusciare le uova facendole cadere nel punto preciso in cui si produce l'ebollizione.

Far cuocere per tre minuti; l'acqua non deve bollire ma « sobbollire ». Con un ramaiolo a fori piccoli e fitti raccogliere a una a una le uova, farle sgocciolare e passarle in acqua fresca; togliere le sbavature con un coltellino o una rotella tagliapasta (se l'uovo è fresco, saranno pochissime). Se non si devono servire subito, è necessario tenerle in acqua tiepida.

Sgocciolare poi le uova e accomodarle su crostoni di pane o di pasta frolla, fritti o grigliati. Guarnire i crostoni con fettine di prosciutto grigliate, fette di peperoni arrostiti o di pancetta. Sopra alle uova si può mettere a piacere uno strato di besciamella, o salsa vellutata, o salsa normanna.
Un'altra presentazione molto decorativa: uova in camicia accomodate su uno strato di patate o di riso o di fagiolini al burr

lunedì 24 febbraio 2014

PORTE DI LEGNO CON CREPE

Se le porte  di legno presentano delle crepe, riempitile con resina d'abete e pareggiatela poi con un coltello. In mancanza di resina, la potete sostituire con un impasto di segatura e colla forte. 

domenica 23 febbraio 2014

IL LUPO IGNORANTE


 
Una mattina un pastorello conduceva al pascolo cento pecore. Alla svolta dei Tre Pini saltò fuori il lupo e, digrignando i denti, intimò: «O mi dai una pecora per colazione o faccio una strage e sbrano anche te!». Il pastorello, per prendere tempo, rispose: «Va bene: ti darò una pecora, ma voglio indicartela io.

Prendi la sessantesima del gruppo, contando dall'ultima». Il lupo confessò: «Non so contare». «Allora», riprese il ragazzo, «prendi quella nera, che sta là, dietro quel cespuglio, a sinistra». Il lupo andò, ma dietro il cespuglio c'era il grosso mastino del pastore, il quale affrontò la belva ed ebbe la meglio. Il ragazzo accorse e, vedendo il lupo morente, gli disse: «Hai visto che cosa vuol dire non saper fare di conto? Se fossi andato a scuola da piccolo, questa disavventura non ti sarebbe capitata».

Frattanto, in mezzo al gregge una pecora bigia, la sessantesima a contare dall'ultima, borbottava per conto suo: «È proprio una fortuna che certe bestie, a questo mondo, non siano andate a scuola e non sappiano contare!».

sabato 22 febbraio 2014

LO STUZZICADENTI


• È sbagliato coprirsi con la mano o col tovagliolo mentre si usa lo stuzzicadenti: invece di nascondere l'operazione, le si dà maggiore evidenza.

• È orribile tenere lo stuzzicadenti tra le labbra alla fine del pasto: uno stuzzicadenti non è una sigaretta, ne il garofano rosso di Carmen, ma un « arnese » da usarsi e da mostrarsi il meno possibile.

venerdì 21 febbraio 2014

CATAPLASMI


Un tempo i cataplasmi erano molto adoperati, anzi essi costituivano l'unico modo conosciuto per curare un processo infiammatorio. Il loro scopo era quello di accelerare e favorire la « maturazione » dell'infiammazione con l'applicazione di calore umido sulla parte ammalata. L'impiego prima dei sulfamidici e poi degli antibiotici ha completamente trasformato il modo di trattare queste manifestazioni morbose.

Ciò non toglie però che qualche volta il medico possa consigliare i cataplasmi.

Essi sono costituiti da un impacco di una pastetta (generalmente di farina di semi di lino bollita), piuttosto molle, avvolta in pezzi di garza e applicata più calda possibile sulla parte; appena l'impacco

si raffredda si toglie e si sostituisce con un altro in modo che la zona resti sempre sottoposta al calore umido.

La farina di seme di lino va diluita in parti uguali con acqua e scaldata lentamente, mescolandola di continuo fino a che acquista una consistenza pastosa; la farina dei cataplasmi già raffreddati non può essere riutilizzata. Il cataplasma va applicato sulla pelle unta di vaselina e la sua temperatura provata sul dorso della mano di chi lo prepara, qualche volta si versa sulla superficie del cataplasma qualche sostanza medicamentosa, ad esempio il laudano.

Oggi anche il fastidio dei cataplasmi con la farina di seme di lino può essere evitato; sono in commercio, infatti, nelle farmacie speciali preparati a base di silicati di alluminio e di glicerina che assolvono allo stesso compito, ma sono molto più pratici, più puliti, durano di più (12-24 ore), ed esigono una preparazione molto semplice. Essi si applicano direttamente sulla cute, come una pomata, dopo essere stati riscaldati prima, come si conviene, a bagnomaria.

giovedì 20 febbraio 2014

mercoledì 19 febbraio 2014

PANTALONI ADESIVI


Per tenere a posto i pantaloni elasticizzati evitando gli antiestetici passanti che li fissano  al piede e stanno male soprattutto con le calzature aperte, vi consigliamo di attaccare all'interno del fondo dei pantaloni la parte adesiva di quelle coppie di strisce di tessuto speciale, vendute nelle mercerie: esse aderiscono tra loro con una semplice pressione e si staccano con uno strappo.

Occorre che il fondo dei pantaloni aderisca perfettamente alle caviglie, intorno alle quali fisserete, chiudendola con due gancetti, la seconda parte di ogni coppia di strisce. In tal modo i pantaloni resteranno perfettamente tesi sulle gambe e uniti alla caviglia come per magia: solo con uno strappo si staccheranno dalla loro sede.

martedì 18 febbraio 2014

BELLEZZA CON GLI OCCHIALI


Anche gli occhiali, sia da vista che da sole, possono diventare un elemento di civetteria per accentuare le caratteristiche del vostro tipo e farne dimenticare i difetti; è importante però saper scegliere la montatura adatta:

Se il vostro viso è largo, con tratti marcati, assumerà un tono spiritoso adottando occhiali di forma allungata, leggermente volti in su.

Se il vostro viso è rotondo e minuto, con tratti regolari, vi staranno bene gli occhiali rotondi, di tono professorale.

Se il vostro viso è magro e ha forma triangolare scegliete una montatura rettangolare, perfettamente diritta, che per effetto ottico allargherà molto i vostri lineamenti.

lunedì 17 febbraio 2014

RACCOLTA FONDI REPARTO PEDIATRIA ISTITUTO TUMORI DI MILANO

Continua la campagna per la raccolta fondi per la ricerca sul tumore del cervello presso l'Istituto dei Tumori di Milano - Reparto di Pediatria. Forse non tutti sanno che, purtroppo, il tumore al cervello nei bimbi è tra le forme di tumore più diffuso nei bambini.
La raccolta si protrarrà fino al 18 Maggio, in occasione della AVON Running 2014 di Milano. La corsa benefica organizzata da AVON è aperta alle donne di ogni età e capacità e comprende due gare: una competitiva, su un circuito di 10 chilometri, e una non competitiva, da 5 chilometri, che si può fare anche camminando. 
AVON Running Tour fa parte integrante del programma Walk Around the World, promosso da AVON a sostegno della battaglia contro il tumore al seno

domenica 16 febbraio 2014

NUOVO DECRETO RAEE

Via libera preliminare dal Governo il 13 dicembre 2013 allo schema di Dlgs di recepimento della direttiva 2012/19/Ue sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). La delega al recepimento, il cui termine ultimo è il 14 febbraio 2014, arriva dalla legge di delegazione europea 2013 (legge 96/2013).

Tra le modifiche al "sistema RAEE" previste dal provvedimento si segnalano: una migliore definizione del campo di applicazione del provvedimento; chiarimenti sulla distinzione tra RAEE domestici e professionali (i RAEE cd. "dual use" sono ricondotti nell'ambito dei domestici); misure agevolative della preparazione per il riutilizzo; introduzione del ritiro cd. "uno contro zero" per i RAEE di piccolissime dimensioni (inferiori a 25 cm); ritiro gratuito "uno contro uno" anche nel caso di vendita on- line, modifiche alle norme sul finanziamento della gestione dei RAEE, obblighi di informazione sullo smaltimento.
 
"Ritiro uno contro zero": i distributori con superficie di vendita di Aee al dettaglio di almeno 400 metri quadrati, effettuano la raccolta gratuita dei Raee di piccolissime dimensioni senza che il consumatore sia obbligato all'acquisto di Aee di tipo equivalente. Un successivo Dm stabilirà le modalità semplificate per il ritiro gratuito.
 
Per approfondimenti:
RAEE: obblighi, obiettivi e scadenze dalla nuova direttiva 2012/19/Ue
Revisione direttiva RAEE: le novità nel testo definitivo
Legge 6 agosto 2013, n. 96. Delega al Governo per il recepimento delle direttive europee e l'attuazione di altri atti dell'Unione europea - Legge di delegazione europea 2013
Legge 24 dicembre 2012, n. 234. Norme sulla partecipazione dell'Italia al processo normativo dell'Ue ed esecuzione degli obblighi comunitari

sabato 15 febbraio 2014

CASA CON CONIGLIO

Se possiedi un coniglio, allora sei ecologico
Chi possiede a casa un piccolo appezzamento di terra, dovrebbe avere un coniglio domestico, in quanto i vantaggi ecologici sono numerosi. Alcuni genitori comprano il coniglio ai figli perché sono divertenti, ma con queste piccole creature i bambini possono apprendere l'arte dell'amore verso gli animali.

Anche i genitori, però, possono avere vantaggi dal possedere il coniglio, in quanto essi sono utili all'ambiente che li circonda. Forse non tutti sanno che i conigli possono aiutare a ridurre i rifiuti e le emissioni di carbonio. In che modo?

Gli escrementi prodotti dai conigli contengono azoto e fosforo. Quindi se si lascia il coniglio nel giardino, potrà fertilizzare il terreno, arricchendolo di sostanze chimiche naturali di cui beneficeranno le piante e i fiori. Se a questo si aggiungono i rifiuti organici prodotti dalla famiglia, si completerà questo composto.

Un altro vantaggio è dato dal fatto che il coniglio può mangiare alcuni cibi che vengono scartati dalla famiglia, come la foglia verde che si trova sopra la cima della carota o del sedano, oppure la parte centrale dell'ananas, o ancora la base di un cespo di lattuga, o le foglie del cavolfiore, ecc. In questo modo si ridurrebbero i rifiuti organici di una casa.

Inoltre i conigli amano, per giocare, materiali che vengono riciclati, come le scatole di cartone, rotoli di carta igienica o comunque sia qualsiasi materiale di carta o cartone. Un altro modo per ridurre i rifiuti, questa volta di carta.

Per finire avere un coniglio significa pure avere un giardino pulito, senza dover utilizzare sostanze inquinanti, in quanto uno dei loro cibi preferiti è proprio quel tipo di erba che infesta i nostri prati.

Cosa chiedere di più?

venerdì 14 febbraio 2014

ASSISTENZA MEDICA SENZA DIMORA

Dal 31 gennaio 2014 - Al via il progetto pilota di assistenza medica per senza dimora

Fondazione Progetto Arca e Medici Senza Frontiere in collaborazione con ASL e Comune di Milano

Da pochi giorni Fondazione Progetto Arca e Medici Senza Frontiere (MSF) hanno aperto a Milano, nel Centro di Accoglienza di via Mambretti 33, una struttura sanitaria con 20 posti letto per rispondere ai bisogni dei senza dimora malati e poi dimessi dagli ospedali, ma ancora bisognosi di assistenza medica.
Realizzato in collaborazione con l’ASL di Milano e il Comune di Milano, il progetto offre 24 ore su 24 cure mediche e infermieristiche alle persone senza dimora ancora esposte a ricadute o che presentano patologie che richiedono un monitoraggio costante o che sono estremamente difficili da curare in mancanza di una condizione stabile di vita.
Il progetto avrà una durata di 4 mesi e coinvolge un’equipe di 11 operatori sanitari e medici. Al termine della sperimentazione Fondazione Progetto Arca, a cui è stata recentemente affidata per 20 anni la gestione del Centro di via Mambretti, prenderà totalmente in carico il progetto continuando nella sua azione di sostegno alle persone senza dimora (che oggi offre 800 posti letto e 2000 pasti al giorno).

giovedì 13 febbraio 2014

ATTACCHI DI PANICO


L'attacco di panico è una crisi d'ansia caratterizzata da un sentimento di terrore che sopraggiunge senza preavviso e dura pochi minuti. I sintomi più diffusi sono tachicardia, mancanza di respiro, formicolio agli arti e capogiri. Questo disagio segnala che occorre cambiare qualcosa nella vita e che stiamo soffocando creatività e spontaneità a favore di obblighi e doveri. La soluzione?

Affidarsi a un esperto, affiancando alla psicoterapia degli esercizi aerobici: corsa, camminata veloce e danza, per esempio, scaricano le tensioni e ci aiutano a dedicare tempo a noi stessi. Da evitare tassativamente, invece, il fumo: aumenta i livelli di ansia e favorisce il panico.

mercoledì 12 febbraio 2014

PANNO DA STIRO METALLIZZATO


Il  panno da stiro metallizzato, che si può acquistare nei negozi di articoli casalinghi, evita, anche in caso di distrazione, che il ferro possa bruciare la coperta sottostante.

Ha inoltre la proprietà di assorbire il calore e quindi di trasmetterlo, così, mentre si passa il ferro dal diritto, il panno agisce anche dal rovescio; questo sistema permette di stirare più velocemente.

martedì 11 febbraio 2014

RIMANERE GIOVANI CON LE PRUGNE


Basta mangiare ogni giorno due prugne per fornire al corpo la giusta quantità di sostanze antiossidanti, elementi che aiutano il corpo a rimanere giovane più a lungo e a prevenire cancro e problemi circolatori.

Lo rivela uno studio condotto dagli esperti del National Institute of Nutrition di Hyderabad, in India, e pubblicato sulla rivista di ricerca scientifica Food Research International. Gli scienziati hanno analizzato oltre venti tipi di frutta misurando la quantità media di sostanze antiossidanti contenute in cento grammi di polpa.

Hanno così scoperto che tra la frutta comune in tutto il mondo, in vendita nei negozi, il frutto che ne è più ricco è la prugna: ne contiene trecento milligrammi per ogni etto di polpa. Basta quindi consumare due prugne al giorno, concludono i ricercatori, per assicurarsi la quantità adeguata di queste preziose sostanze.

Agli ultimi posti in classifica ci sono banane e ananas: solo venti milligrammi.

lunedì 10 febbraio 2014

COME SI PREPARANO I CARCIOFI

                             

Quale che sia la ricetta prescelta, i carciofi vanno sempre preparati alla stessa maniera.

Bisogna eliminare, prima di tutto, le foglie dure esterne e spuntare le foglie che rimangono, in modo da eliminare le spine. Quando la stagione è più avanzata si forma all'interno del carciofo una peluria

che viene chiamata « fieno » e che bisogna togliere.

Il gambo va tagliato, ma non scartato, perché è di sapore delicatissimo. Bisogna tuttavia togliere tutta la parte esterna che è amara, lasciando la parte interna, di color verde molto chiaro, che va tagliata a bastoncini e unita ai carciofi nel corso della preparazione.

Per evitare che i carciofi, già puliti , acquistino un colore nerastro a contatto dell'aria, sarà bene gettarli interi o dimezzati  a spicchi in acqua fredda acidulata con qualche fettina di limone. In questo modo i carciofi rimangono intatti.

Si scolano al momento di usarli, si tamponano con un canovaccio per asciugarli quando devono essere fritti, oppure si passano ancora umidi nel condimento caldo quando sono preparati in un'altra maniera.

In Italia non si usano molto i « fondi » di carciofo, che sono la parte più delicata del carciofo stesso e rappresentano la base carnosa i n cui sono inserite le foglie. Essi vengono tuttavia venduti in alcune città, come a Venezia, già preparati, in tutti i negozi di verdura, mentre in altre città si trovano solamente in alcuni negozi specializzati.

I fondi di carciofo si prestano a preparazioni delicatissime e vengono spesso utilizzati come contorno raffinato all'arrosto.

I fondi di carciofo si possono anche conservare al naturale in acqua salata, per averli pronti nella stagione in cui i carciofi non sono sul mercato. Il procedimento di conservazione è il seguente.

Pulite i fondi di carciofo e torniteli con un coltellino bene affilato, strofinateli con un limone in modo che rimangano bianchi e fateli cuocere in acqua salata per una ventina di minuti. Fateli raffreddare nell'acqua di cottura, scolateli e asciugateli bene su un canovaccio. Disponeteli poi in un  grande boccale, a strati, e copriteli con acqua

bollita e salata, nella proporzione di 8 grammi di sale per ogni litro di acqua.

domenica 9 febbraio 2014

IL TESTAMENTO PUBBLICO


Il testamento pubblico è ricevuto dal notaio in presenza di due testimoni: il testatore, in presenza dei due testimoni, dichiara la sua volontà al notaio, il quale provvede a metterla per iscritto.

Al termine, il notaio legge il testamento che ha così redatto in presenza del testatore e dei testimoni. Il testamento deve indicare il luogo, la data del ricevimento e l'ora della sottoscrizione ed essere sottoscritto dal testatore, dai testimoni e dal notaio. Se il testatore non può sottoscrivere o può farlo solo con grave difficoltà deve dichiararne la causa e il notaio deve menzionare questa dichiarazione prima della lettura dell'atto.

Il testamento pubblico, per il fatto che viene scritto, ricevuto e conservato da un notaio, evita l'inconveniente della non certezza del testamento olografo però toglie il vantaggio della segretezza.

sabato 8 febbraio 2014

ROBOCOP

Il fascino discreto della fantascienza Anni 80 continua a produrre remake per le nuove generazioni di spettatori. Dopo «Total Recali», dove Colin Farrell prendeva il posto che fu di Arnold Schwarzenegger, adesso è il momento di «RoboCop», che fa rinascere il poliziotto metà uomo e metà macchina protagonista di tre film tra il 1987 e il 1992. Questa volta c'è un ambiguo magnate della robotica (Michael Keaton) che vuole trasformare un poliziotto massacrato da un'esplosione (Joel Kinnaman) in un inarrestabile agente di carne e ferro. Ma la sua convinzione di poter controllare la parte umana di RoboCop si rivelerà (ovviamente) un'illusione

venerdì 7 febbraio 2014

LA DIETA DELL'AUTOMOBILISTA


La diffusione della motorizzazione fa sì che oggi, in numero sempre crescente, persone di ogni ceto si trasformino da pedoni in automobilisti. L'automobile, infatti, ha acquistato nella vita moderna una importanza tale che il suo uso è diventato indispensabile per un numero sempre più largo di persone. Ma col numero delle automobili purtroppo è aumentato anche quello degli incidenti stradali. La maggior parte di essi è causata da imprudenza e indisciplina dei guidatori: ma quante volte questi ultimi non erano nelle condizioni più adatte alla guida per errori di alimentazione o abusi di bevande alcoliche? Sorge così un nuovo problema che riguarda un po' tutti, più o meno da vicino, secondo l'uso che si fa della propria macchina: come mangiare quando si guida.

Evitare la superalimentazione

Poiché, contrariamente a quel che si crede, anche nei lunghi viaggi il consumo di energia durante la guida è limitato, non occorre assolutamente ipernutrirsi in previsione di spostamenti anche notevoli. Purtroppo l'abitudine a cui indulgono molti automobilisti è quella di consumare pasti abbondanti durante i viaggi, specialmente se capitano in località turistiche, ricche di trattorie e vini tipici.

I pasti, che si consumano fra una tappa e l'altra quando si viaggia in auto, devono invece essere particolarmente frugali, data la facilità con cui una digestione laboriosa influisce sulla prontezza dei riflessi. Il tipo di alimentazione dipende poi anche dalla stagione e dal percorso che verrà coperto durante il viaggio. Consideriamo quindi in questo capitolo le diverse possibilità che si possono presentare.

Cibi leggeri e nutrienti per  lunghi viaggi

Nei tragitti lunghi e monotoni, come possono essere quelli sulle autostrade, un'alimentazione pesante predispone alla sonnolenza ed è spesso responsabile di gravi incidenti.

Quando ci si accinge a un viaggio di questo tipo perciò, sarà bene evitare, specie d'estate, un abbondante pranzo di mezzogiorno. Il guidatore dovrà nutrirsi adeguatamente al mattino, prima della partenza, consumando un pasto completo e nutriente, in cui larga parte sarà concessa ai carboidrati (pane, biscotti, marmellata, zucchero, miele, riso). Tale colazione, leggera anche se abbondante, non potrà influire sulla rapidità di riflessi e permetterà di arrivare all'ora di pranzo senza accusare spiacevoli sensazioni di fame. A mezzogiorno il guidatore s'accontenterà di un pasto assai sobrio: ad esempio, una fetta di vitello ai ferri o un po' di formaggio oltre a una buona tazza di caffè; eviterà così di appesantire lo stomaco nel periodo più critico per la guida.

La guida in montagna è la più faticosa

A differenza dei viaggi sulle autostrade in cui le energie consumate

sono ridotte al minimo, i percorsi variati, in special modo quelli di montagna, impongono al guidatore una capacità di concentrazione notevole e spesso una fatica non indifferente.

Benché le autostrade vadano diffondendosi, tali tipi di percorsi automobilistici restano sempre i più frequenti, specie durante le vacanze, quando si è impegnati a raggiungere i luoghi di villeggiatura.

Molte persone poi si servono della macchina come mezzo di lavoro e coprono moltissimi chilometri ogni giorno, spesso su strade disagevoli. In questi casi la dieta sarà basata su un'alimentazione distribuita razionalmente durante la giornata. Questi automobilisti consumeranno al mattino una leggera colazione (caffè, latte, pane, marmellata) e durante la giornata faranno brevi tappe, durante le quali potranno consumare piccoli e frequenti spuntini (un panino al formaggio, un succo di frutta zuccherato, una banana, un bicchiere di latte, ecc.). In tal modo lo stomaco non verrà mai gravato da digestioni difficili e l'organismo avrà sempre una riserva calorica a disposizione.

È assolutamente da evitare nella stagione calda l'uso smodato di bevande e in special modo di quelle gelate, che possono provocare gravi congestioni, con tutte le conseguenze del caso.

D'inverno invece, sarà raccomandabile ogni tanto una tazza di tè caldo e ben zuccherato. È molto utile inoltre tenere sempre a portata di mano, in macchina, magari nel cassetto del cruscotto,  zollette di zucchero, caramelle al miele e qualche quadretto di cioccolato.

Il nemico numero uno : l'alcool

Non si può parlare di dieta per automobilisti, senza fare l'importantissima raccomandazione di evitare il più possibile gli alcolici durante la guida.

Le più recenti statistiche hanno infatti dimostrato che più del 40% degli incidenti stradali è imputabile ad abuso di bevande alcoliche.

In molti paesi il tasso di alcool nel sangue degli automobilisti viene misurato da speciali apparecchi: oltre una data misura vengono inflitte severissime multe e spesso è revocata la patente. L'alcool infatti, oltre a rendere i riflessi più lenti e torpidi, dà all'automobilista un senso di ebbrezza, che lo rende indisciplinato e irresponsabile. Durante i viaggi quindi è un dovere ridurre la quantità di alcool giornaliera a un bicchiere di vino durante i pasti ed evitare tassativamente bicchierini o « cicchetti » a digiuno. Quante volte si legge sui giornali di paurosi incidenti stradali, provocati da gente di ritorno da banchetti nuziali!

Concludendo

La dieta dell'automobilista non ha particolari segreti, a parte quello dell'assoluta povertà in grassi, i quali appesantiscono e rallentano la digestione.

Per quanto riguarda proteine e carboidrati, sarà meglio abbondare in questi ultimi per la loro più rapida assimilazione. Un giusto apporto di vitamine e sali minerali sarà fornito da frutta e verdura fresca, mai però in quantità eccessiva per non ingombrare troppo lo stomaco e appesantire la digestione.

Molti dietologi consigliano, specie a chi viaggia di notte, come i camionisti, un paio di carote crude grattugiate ogni giorno, per la loro ricchezza in vitamina A, utile alle funzioni visive.

Poche quindi, ma importanti, sono le regole da seguire per una sana alimentazione adatta a chi guida: oggi, più che mai, anch'essa può servire alla sicurezza nostra e del prossimo.

giovedì 6 febbraio 2014

CHIACCHIERE


 
 
 
 
 
 
 
 Ingredienti: 500 gr d i farina - 2 uova - 100 gr di zucchero - 2 cucchiai di olio extravergine di oliva - un bicchierino di brandy (o rum) - un odore di vaniglia –

Procedimento: impastate tutti gli ingredienti amalgamando bene - Tirate l'impasto con il matterello fino ad avere una sfoglia di 2 mm circa di spessore - Tagliate a fantasia (a strisce, quadratini, rombi, ... ) la sfoglia e friggete - Appena saranno indorate disponetele su un vassoio spolverizzando con zucchero a velo e, a piacere, miele e alchermes.

Ricordatevi di mangiarle facendo... molte chiacchiere!

mercoledì 5 febbraio 2014

BARDANA


BARDANA (Arctium lappa) - Erba biennale della famiglia delle Asteraceae, dalle grosse radici con foglie ovali e fusto alto fino ad un metro. Vegetale già conosciuto nella medicina popolare come ottimo diuretico, era utilizzato contro la gotta, contro i calcoli biliari e renali e come antireumatico.

La Bardana era impiegata anche in forma di cataplasma per guarire eczemi, ulcere e ferite.

Si riteneva efficace come stimolatrice di succhi gastrici e biliari , e quindi come regolatrice dell'intestino.

Gli esperti, oggi, le riconoscono eminenti proprietà antiuricemiche, antinfiammatorie e antiossidanti. Sviluppa anche un'azione antiglicemica ed epato-protettiva. E efficace pure nei confronti dell'acne e di altre dermopatie.

Nell'uso offre un'alta tollerabilità.

martedì 4 febbraio 2014

LE ORTENSIE


L’ ortensia (Hydrangea hortensis) è certamente una delle più belle piante del giardino, adatta per altro anche a essere coltivata in vaso sui balconi e sulle terrazze. È una pianta molto decorativa, grazie alle grandi, compatte infiorescenze che vanno dal bianco puro al rosa, dal viola al blu, al rosso mattone, e grazie alle foglie di un bel verde chiaro. Descrivere con ricchezza di particolari l'ortensia ci sembra inutile tanto questa pianta è nota e apprezzata. Essa si sviluppa benissimo dovunque trovi un terreno adatto, acido, senza

calcio e sufficientemente umido. Il sole non reca danno all'ortensia purché il terreno sia fornito di un sufficiente grado di umidità; se invece il terreno è sciolto, sabbioso e piuttosto asciutto, e il clima è caldo, è preferibile mettere l'ortensia a mezz'ombra, al riparo dei rami di qualche albero, oppure sotto la protezione di qualche stuoia rada di cannucce.

COME SI MOLTIPLICA

Se, alla fine dell'inverno, tagliate qualche porzione di ramo già lignificato d'ortensia e lo piantate in terra, in modo che due gemme stiano fuori e due sotto terra, potete essere sicure che nella porzione sotterranea si svilupperanno buone radici e dalla parte superiore usciranno nuovi fusti.

I giardinieri adottano, invece, la moltiplicazione per « talea erbacea », che consiste nel far radicare in sabbia, al riparo dei vetri di una serra, l'ultima porzione erbacea dei nuovi germogli, della lunghezza

o 10 centimetri. Queste talee erbacee alla fine dell'inverno, radicano su danno, a un anno di distanza, le belle piante, a due o tre fiori ciascuna.

La nuova pianta ottenuta con la talea va messa in vaso con terra adatta, cioè e priva di calcio, e posta per un tempo in ambiente ombreggiato.

lunedì 3 febbraio 2014

ALLARME PLASTICA


I rifiuti di plastica sono altamente dannosi per l'ambiente e per la salute umana. Al giorno d'oggi solo il 25% dei rifiuti di plastica vengono riciclati nell'UE. Secondo il Parlamento mancano leggi comunitarie specifiche in materia di rifiuti plastici. All'interno della legislazione comunitaria dovrebbero essere inclusi obiettivi che vincolano la raccolta e la separazione fino all'80% dei rifiuti.

Le materie plastiche più pericolose dovrebbe essere eliminate dal mercato. Alcuni sacchetti di plastica dovrebbero essere banditi entro il 2020, riducendo, così i rifiuti plastici nell'ambiente.

Il Parlamento ha invitato la Commissione europea a presentare delle proposte che possano progressivamente eliminare lo smaltimento in discarica dei rifiuti riciclabili e recuperabili, senza incentivare però l'incenerimento di questi rifiuti. Si chiedono inoltre misure più ambiziose per evitare lo scarico abusivo di rifiuti di plastica.

I rifiuti di plastica hanno un importante valore economico. La normativa UE, se venisse applicata nel modo corretto, potrebbe portare entro il 2020 ad un enorme risparmio economico, ad un incremento del fatturato annuo nel settore della gestione e del riciclaggio dei rifiuti e alla creazione di nuovi posti di lavoro.

domenica 2 febbraio 2014

MARE D'INVERNO PULITO

Come ogni anno, da ben 25 anni, si è tenuta a fine gennaio la tradizionale pulizia delle spiagge denominata 'Mare d'Inverno', organizzata dall'associazione ambientalista Fare Verde onlus. La scelta dell'ultima domenica di gennaio è un modo per ricordare a tutti che le spiagge e il mare devono essere rispettati e tenuti puliti anche d'inverno e non solo nei mesi estivi.

Oltre 1500 volontari hanno lavorato per ripulire le nostre spiagge. Tra gli oggetti più raccolti sono stati segnalati un casco da motociclista, tre materassi, un gommone, sedie in plastica, uno scaldabagno, accendini, una lavastoviglie, due bombole, ecc.

Questi dati serviranno per sensibilizzare il Parlamento italiano sulla necessità di mettere in atto politiche per la riduzione a monte dei rifiuti. L'obiettivo è quello di riportare al centro dell'attenzione la necessità di ridurre i rifiuti e di riciclarli il più possibile. La tutela del mare e delle spiagge deve essere un obiettivo prioritario. Il mare è una risorsa che dobbiamo preservare.

sabato 1 febbraio 2014

M'ILLUMINO DI MENO

Il 14 febbraio 2014 ritorna M'illumino di Meno, la più famosa campagna di sensibilizzazione radiofonica sul risparmio Energetico e sulla razionalizzazione dei consumi, lanciata da Caterpillar di Rai Radio 2 nel 2005. La campagna, giunta al suo decimo anno, invita a ridurre al minimo il consumo energetico, spegnendo tutti quei dispositivi elettrici non indispensabili.

Quello che Caterpillar chiede è un piccolo gesto da parte di tutti, dalle istituzioni ai cittadini, dalle scuole ai negozi spegnendo tutte le luci possibili, tra le 18 e le 19,30, durante la messa in onda della trasmissione e accendendo, dove è possibile luci a Led o ricorrendo ad altri sistemi di illuminazione più puliti.

Nelle precedenti edizioni hanno partecipato in molti a questa sorta di gara etica sul risparmio energetico. La speranza è che anche quest'anno vi sia un'ampia partecipazione e che queste azioni di attenzione al risparmio energetico diventino veramente delle buone abitudini quotidiane. Serve una maggiore sensibilizzazione da parte di tutti verso una gestione intelligente delle risorse energetiche per rendere il nostro futuro più sostenibile. 

Per l'adesione all'iniziativa si può postare su FB la propria modalità di partecipazione e personalizzare l'immagine del proprio profilo con l'apposito logo di M'illumino di Meno o scrivere un'email a caterpillar@rai.it 

L'azienda ESO di Opera, come da 9 anni a questa parte, sarà una delle aziende protagoniste di questa sana iniziativa...e voi cosa aspettate?