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domenica 31 gennaio 2016

CUCINE ECOSOSTENIBILI

L'ecosostenibilità è ormai diventato uno dei temi centrali nell'architettura e nella progettazione.  Si cerca in tutti i modi di costruire e arredare partendo dal principio base della sostenibilità e del riuso creativo, non solo per un notevole risparmio economico, ma anche per ridurre l'impatto ambientale limitando al minimo i materiali di scarto. 

Vediamo insieme suggerimenti su come arredare una cucina ecosostenibile creando un ambiente ecologico, ma allo stesso tempo funzionale, economico e gradevole.

Per le pareti si può puntare su rivestimenti ecologici come assi di legno colorate oppure semplicemente pareti dipinte con vernici naturali. Essendo poi un ambiente molto vissuto non può mancare anche un rivestimento di mattonelle nei pressi del piano cottura e del lavandino.

Per il mobilio bisogna pensare ad una cucina ecosostenibile costruita con materiali riciclabili e dipinti con vernici naturali. Ormai sono moltissimi i designers che realizzano arredamenti ecosostenibili per cui non è difficile acquistare mobili di questo tipo. Se si è amanti del fai-da-te sarà ancora più divertente, gratificante ed economico realizzare mobili a costo zero. Per esempio un oggetto che sta diventando un vero simbolo della sostenibilità e del riciclo, grazie alla sua versatilità di riconvertirsi in mille modi, è il pallet, il bancale, ovvero la pedana di legno grezzo usata per il trasporto delle merci. Sul web è possibile trovare diverse idee per poter trasformare e riconvertire queste pedane come meglio credi, basta solo un po' di fantasia.

Per quanto riguarda l'illuminazione è fondamentale scegliere un'illuminazione a risparmio energetico: pannelli solari, o un'illuminazione a led. Anche in questo settore potete provare a creare lampade e paralumi eco-friendly riutilizzando flaconi di plastica, bottiglie di vetro, oggetti dismessi, barattoli di pomodoro.

Per gli oggetti di uso quotidiano ogni oggetto di scarto deve essere rielaborato e trasformato in pezzo d'arredo rivivendo così un secondo ciclo di vita. Ci si può sbizzarrire e creare tante cose bellissime. Tutto ciò che può essere recuperato dalla differenziata(bottiglie di plastica, vecchi bottoni, ruote, tappi, lattine, ecc.) può essere utilizzato per creare vasi di fiori, contenitori, piantane, utensili, appendiabiti, portapane, portaposate ecc.

Per le tende e le stoffe riutilizzate vecchi tessuti per crearne nuovi: jeans, t-shirt e strofinacci saranno convertiti in nuove stoffe per realizzare cuscini, coprisedie e tende davvero particolari in patchwork. 

venerdì 29 gennaio 2016

GIOVANI E AMBIENTE

Dalla ricerca "Gli adolescenti, lo sviluppo sostenibile e il riciclo" condotta da Astra per Comieco, il Consorzio Nazionale per il Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica, emerge che i giovani siano preoccupati per l'ambiente e convinti sostenitori della raccolta differenziata.

L'87% dei giovani intervistati, dai 15 ai 19 anni, ha dichiarato infatti che fare la raccolta differenziata è indicatore di senso civico perché insegna a pensare alla collettività: sottrarre rifiuti alla discarica è il metodo più efficace per tenere pulito l'ambiente in cui tutti noi viviamo. La raccolta differenziata è la prima azione che il campione associa al concetto di "sviluppo sostenibile".

L'80,4% dichiara di farla sempre o spesso, mentre il 33,8% la mette al primo posto in termini di "azioni green". Altre azioni importanti per l'ambiente vengono considerate: all'attenzione generale per l'ambiente, che viene citata dal 32,2% degli intervistati, seguono la promozione e l'uso di energia pulita e rinnovabile (27,8%), il risparmio di acqua, cibo ed energia (21,3%) e la lotta all'inquinamento (21,2%).

La tutela dell'ambiente nel concreto coinvolge anche i consumi energetici. Ad esempio: il 73,5% dichiara di spegnere la luce, il pc o la tv quando non servono più; il 66,1% è particolarmente attento ai consumi idrici; il 48,6% sceglie la mobilità sostenibile facendo uso dei mezzi pubblici; il 40,8% fa acquisti ecologici (cercando prodotti come carta riciclata o cibo biologico).

Ad emergere dalla ricerca è anche una diffusa preoccupazione per il tema ambientale: più del 38% si dice "molto preoccupato" per il mondo (38,9%) e per il proprio Paese (38,5%). A preoccupare di più ("molto"), su questo fronte, sono: l'inquinamento di mare, fiumi e laghi (66,2%), gli incidenti nucleari e la presenza di sostanze radioattive (59,3%), lo smaltimento dei rifiuti (57,7%), l'inquinamento dell'aria (57,4%), il surriscaldamento globale (56,9%).



giovedì 28 gennaio 2016

NUOVE PIANTE DI ORTENSIE

E' facile ottenere nuove piante di ortensie tagliando le cime dei rami più robusti e interrandole in sabbia, che dovrà sempre essere mantenuta a un giusto grado di umidità. Tenete all'ombra per qualche settimana le nuove piante e poi travasatele con molta precauzione, badando di non rompere le giovani radici. Lo stesso sistema si può seguire con i gerani e le margherite.

mercoledì 27 gennaio 2016

CIPOLLA E ALITO

Chi si astiene dal mangiare le cipolle, pur apprezzando questa appetitosa verdura, perché teme che se ne senta poi l'odore nell'alito, potrà evitare di sacrificarsi ed eliminare, nello stesso tempo, l'inconveniente, bevendo del latte tiepido subito dopo aver mangiato.

martedì 26 gennaio 2016

REGGISENO


Il reggiseno dovrebbe essere portato anche a letto, per impedire che il petto si deformi, premuto sotto il peso del corpo. Si toglierà invece sbrigando le faccende domestiche e nei momenti in cui si è sole in casa, in piena libertà. E' proprio mentre si compiono i lavori di casa che, sia pure senza saperlo, si sottopongono i muscoli pettorali a un'utile ginnastica.

lunedì 25 gennaio 2016

FRIGORIFERO E CATTIVI ODORI


Per evitare la formazione di odori sgradevoli nel frigorifero strofinate tutto il congelatore, durante le normali pulizie, con una spugna imbevuta di acqua e aceto.

domenica 24 gennaio 2016

STAMPI PER CIBI


Prima cli mettere nello stampo le spume, i paté, i dolci, le cassate e tutto ciò che non va cotto ma posto in frigorifero a congelare,  foderatelo con una garza bagnata nelI' acqua e ben strizzata:
questa impedirà che il composto si attacchi al recipiente.
Al momento di servire basterà capovolgere lo stampo e togliere la garza, che si staccherà senza difficoltà alcuna.

sabato 23 gennaio 2016

PULIZIA DEL CANE


Per il cane che vive in appartamento il bagno è una necessità. Molti allevatori e cinofili vi si dichiarano contrari, sostenendo che il bagno espone il cane a possibili raffreddamenti, che l'azione del sapone indebolisce il pelo e toglie alla pelle 10 strato di sebo che la protegge. Tutte ragioni valide che comunque non possono annullare quella assai più valida di chi desidera avere in casa un cane pulito e privo di odori.
Altro punto molto discusso riguarda l'età in cui i cani possono senza pericolo fare i primi bagni.
Alcuni sostengono non prima dei 6 mesi, altri addirittura non prima dell'anno. Di norma il cane può fare il primo bagno un mese dopo la prima vaccinazione, cioè a tre mesi e mezzo di età, purché si osservino le norme prudenziali del caso. Quanto al numero di bagni cui un cane può essere sottoposto bisogna distinguere. Certi cani, per la lunghezza del pelo, o per l'abitudine di rotolarsi su ogni cosa o perché dotati di gambe molto corte, finiscono con l'insudiciarsi a ogni uscita, specie nelle giornate di cattivo tempo. Non per questo si devono lavare ogni giorno, ma certamente più spesso di quelli a pelo raso o di altri che dispongano di un terrazzo pulito per le loro uscite quotidiane. I più sfortunati in proposito sono i cani a pelo bianco, schiavi dell'orgoglio del padrone, che sempre li vuole esibire in tutto il loro candore. Per essi il bagno è una norma quasi quotidiana. In linea di massima si può considerare normale 11 ritmo di quattro bagni per ogni mese estivo e di due per ogni mese invernale.
La temperatura dell'acqua deve essere di circa 45°. Il bagno può essere fatto in una comune vasca o in una tinozza abbastanza grande.
Il cane va immerso dolcemente e progressivamente.
Quando sia completamente bagnato si versi sul dorso uno shampoo per capelli, cominciando a insaponare prima la testa e le orecchie, quindi il tronco e gli arti, evitando, possibilmente, che l'acqua saponata entri negli occhi, nelle orecchie o in bocca.
Dopo averlo ben sciacquato con acqua calda lo si avvolga in un vecchio asciugamano e si strofini energicamente e a lungo, completando poi l'operazione con un asciugatore elettrico.
Si raccomanda di non praticare il bagno se non sono trascorse almeno tre ore dal pasto, onde evitare disturbi intestinali.
Ci sono casi particolari in cui il bagno non deve essere fatto o per lo meno è sconsigliabile.

— ai cuccioli che non siano stati ancora vaccinati contro il cimurro;

— ai cani vecchi affetti da reumatismo articolare o nefrite;

— a quelli che abbiano superato di recente una malattia di una certa gravità.

Ma anche per questi cani, in alcune circostanze, un bagno di pulizia può essere necessario. Ci atterremo allora alla pratica del bagno a secco.
Esistono in commercio molti prodotti adatti allo scopo, liquidi o schiumosi. Quelli schiumosi si possono applicare direttamente sul pelo, strofinando poi energicamente con un asciugamano o con le mani ricoperte da guanti di spugna. Il corpo dell'animale non si bagna, perché la schiuma rimane solo alla superficie del mantello. Quelli liquidi invece si usano inzuppandovi un grosso batuffolo di cotone, col quale poi si strofinerà energicamente il pelo dell'animale.

venerdì 22 gennaio 2016

POLLO


Prima di cuocere il pollo intero appoggiatelo sul tavolo di cucina con il petto rivolto verso l'alto e premete con le mani o con il batticarne in modo da appiattirlo il più possibile: otterrete una cottura più rapida.
Il pollo giovane si riconosce facilmente dalla pelle e dalle zampe. La pelle deve essere liscia e chiarissima, le zampe devono essere bianche (oppure nere) e prive di scaglie.

giovedì 21 gennaio 2016

SAPER PARLARE


Non si dice « ma però », locuzione formata da due congiunzioni entrambe avversative. Basterà usarne una sola: « ma » o « però »:
Si eviterà così un errore molto diffuso.

mercoledì 20 gennaio 2016

LA CADUTA DEI CAPELLI


Tutti sanno che il nostro organismo risulta dalla composizione equilibrata di vari organi, i quali, pur svolgendo ciascuno una propria funzione, sono collegati l'uno all'altro come ingranaggi di una macchina. Anche il capello non sfugge a questa regola, esso cioè non ha una vita propria e indipendente dal resto del corpo, ma è legato sia allo stato della pelle, da cui prende origine, sia allo stato generale dell'organismo.

La radice del capello si trova nello spessore della pelle, e poiché questa è soggetta a uno svariato numero di malattie, il capello ne subisce le conseguenze. Lo stato di salute della pelle, quindi, influenza d i rettamente il nutrimento, la crescita, la robustezza, la lucentezza, in definitiva la vita stessa del capello.

Anche le condizioni dell'organismo possono riflettersi sullo stato dei capelli: infatti, alcune malattie generali (malattie infettive, intossicazioni, esaurimenti) possono provocare la caduta dei capelli. Ecco perché per evitare inconvenienti non è sufficiente difendere la propria capigliatura, ma bisogna curare tutto l'organismo.

martedì 19 gennaio 2016

COME SI MANIFESTA L'ASMA


L'asma generalmente si manifesta sotto forma di attacchi di varia intensità e durata che si possono ripetere più o meno frequentemente.

Un attacco asmatico è preceduto quasi sempre da particolari disturbi al naso come prurito, secrezione sierosa, improvviso senso di ostruzione simile a quello che si verifica nel raffreddore. Tali disturbi sono accompagnati da un senso di costrizione al torace che va man mano aumentando mentre la respirazione si fa sempre più difficile anche per la presenza di catarro che non si riesce a espettorare.

L'ammalato si agita e cerca affannosamente di respirare la maggior quantità d'aria possibile. Superata la fase critica dell'attacco, il respiro dell'ammalato si fa meno pesante e l'espettorazione del catarro più facile, mentre finalmente l'aria penetra nei polmoni liberamente. Dopo l'attacco rimane nell'ammalate un penoso senso di spossatezza. Gli attacchi possono durare poche ore oppure prolungarsi per più ore o addirittura per più giorni.

lunedì 18 gennaio 2016

GUSTOSA TORTA DI MELE


 
Una gustosa torta di mele.

Occorrente: Kg 1 di mele - 10 cucchiai di zucchero - 10 cucchiai di pangrattato – 1 bicchiere di Marsala - gr 50 di burro.

Come si prepara:

Tagliare le mele a fettine sottili, disporre uno strato in una tortiera bassa imburrata, cospargere sullo strato di mele un po' di pane grattugiato finemente, qualche goccia di Marsala, qualche fiocchetto di burro, due cucchiai di zucchero.

Ripetere gli strati fino a esaurire tutti gli ingredienti (l'ultimo strato sarà di zucchero, Marsala, burro, pangrattato).

Mettere in forno la torta a buon calore e far cuocere finché le mele son cotte e la superficie della torta ben dorata.

domenica 17 gennaio 2016

CRAVATTE SPORCHE

Le cravatte di seta molto sporche si puliscono immergendole in una tazzina di trementina, lasciandole a bagno qualche minuto, facendole sgocciolare bene (lontano dal fuoco però!) e lasciando asciugare al sole.

sabato 16 gennaio 2016

EMERGENZA SMOG

10 proposte per vivere meglio
L'emergenza smog attanaglia sempre più spesso le nostre città e, complice il bel tempo, le polveri sottili stagnano condannando i cittadini a respirare massicce dosi di inquinanti. 
 
Legambiente ha invitato il Governo, i ministeri dell'Ambiente, della Salute e delle Infrastrutture e i Comuni a intervenire con politiche concrete ed efficaci per garantire una migliore qualità dell'aria e della vita in tutte le città, a partire da queste dieci proposte:
 
1000 treni per i pendolari. Annunciati nel 2006 dal Governo Prodi, che fece sperare in una nuova politica dei trasporti, ma mai arrivati. Intanto i disservizi, l'affollamento dei convogli e il forte disagio per chi viaggia, porta sempre più persone a scegliere l'auto per entrare e uscire dalle città negli spostamenti quotidiani casa-lavoro.

Fuori i diesel dalle città. Limitazione della circolazione in ambito urbano dei veicoli più inquinanti (auto e camion) sul modello adottato dalla città di Parigi: entro il 2016 divieto di circolazione di tutti i veicoli degli euro0 ed euro1, e dei diesel (auto e camion) euro2. Entro il 2017 divieto esteso a diesel euro3 e poi a crescere sino a vietare nel 2020 la circolazione dei veicoli diesel euro5 (quelli venduti sino ad oggi).

Nuovi controlli sulle emissioni reali delle auto: applicazione immediata dei nuovi criteri di prova di omologazione per i veicoli immessi sul mercato, con verifica su strada e dichiarazione obbligatoria dei risultati reali di consumo e di inquinamento risultanti. Richiesta già avanzata da Legambiente ma ancora senza risposta.

Ridurre la velocità. Imporre a livello nazionale il limite di 30 km/h all'interno dei centri abitati, con l'eccezione delle principali arterie di scorrimento. Con effetti sulla riduzione dell'inquinamento atmosferico e acustico derivante dall'uso dell'auto e grandi benefici in termini di sicurezza stradale, riducendo notevolmente il numero di incidenti.

Chi inquina paga. Prevedere, con una disposizione nazionale, l'estensione del modello dell'Area C milanese a tutte le grandi città e con una differente politica tariffaria sulla sosta, i cui ricavi siano interamente vincolati all'efficientamento del trasporto pubblico locale.

Muoversi in città... senza l'auto. Approvare un piano nazionale che imponga target di mobilità a livello urbano (sul modello della raccolta differenziata) per arrivare entro due anni ad una quota di spostamenti individuali motorizzati al di sotto del 50% del totale. A partire da questo obiettivo fissare target ambiziosi per arrivare nel giro di 6-8 anni sotto il 30%.

Prevenire è meglio che curare. Serve un serio Piano nazionale antismog in cui il governo assuma un ruolo guida importante, dotato di risorse economiche, obiettivi misurabili e  declinabili. La priorità deve essere la realizzazione di nuove linee metropolitane e di tram, a cui devono essere vincolate da subito almeno il 50% delle risorse per le infrastrutture, da destinare alle città. Occorre infine una verifica dei piani di risanamento dell'aria delle regioni e delle principali città per garantire una uscita dall'emergenza entro i prossimi cinque anni.

Stop ai sussidi all'autotrasporto per migliorare il TPL. Dal 2000 al 2015 sono stati dati circa 400 milioni in media l'anno all'autotrasporto e anche per il 2016 gli aiuti diretti e indiretti saranno pari a 250 milioni di euro. Chiediamo che tali risorse siano, al contrario, destinate ad incrementare e migliorare il trasporto pubblico locale e il servizio per i cittadini.

Riscaldarsi senza inquinare. Divieto di uso di combustibili fossili, con esclusione del metano, nel riscaldamento degli edifici a partire dalla prossima stagione di riscaldamento. Obbligo di applicazione della contabilizzazione di calore nei condomini in tutta Italia a partire dalla prossima stagione di riscaldamento. Obiettivo del 3% all'anno sulla riqualificazione degli edifici pubblici e privati per attuare il piano europeo per ammodernare o ricostruire l'intero patrimonio edilizio entro 30 anni.

Ridurre l'inquinamento industriale. Occorre applicare autorizzazioni integrate ambientali (AIA) stringenti, come prevedono le norme europee e nazionali e rendere il sistema del controllo pubblico efficace. Per fare ciò occorre però sbloccare l'iter di approvazione della legge sul sistema delle Agenzie e dei controlli ambientali ferma al Senato da oltre un anno.




venerdì 15 gennaio 2016

EDILIZIA SCOLASTICA

Legambiente ha presentato il XVI Rapporto Ecosistema Scuola, l'indagine annuale sulla qualità dell'edilizia scolastica, delle strutture e dei servizi scolastici della scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado di 96 capoluoghi di provincia. Per Legambiente sono ancora tante le questioni da affrontare: prima fra tutte la forte disparità territoriale che c'è tra Nord, Sud ed isole del Paese in fatto di qualità del patrimonio edilizio scolastico, di investimenti, servizi e buone pratiche sostenibili.

Nella Penisola su 6.310 edifici, circa il 65% è stato costruito prima dell'entrata in vigore della normativa antisismica del 1974. Il 39% necessita di interventi di manutenzione urgente, il 29,3% si trova in aree a rischio sismico, il 10% in aree rischio idrogeologico e il 10,4% in aree a rischio vulcanico. 

Sono, poi, ancora davvero poche le scuole costruite con criteri di bioedilizia, sono solo lo 0,6%, mentre solo l'8,7% sono quelle edificate con criteri antisismici. Sul fronte delle pratiche sostenibili, aumentano gli edifici (14,3%) che usano energia rinnovabile mentre si registra un calo del servizio scuolabus e dei servizi scolastici. A guidare, invece, la graduatoria della qualità dell'edilizia scolastica sono sempre le città del nord. Al primo posto svetta Trento, seguita da Reggio Emilia e Forlì. Quest'anno Roma è tra le città escluse dalla graduatoria, perché ha inviato meno del 50% dei dati richiesti.
 
Per quanto riguarda i servizi scolastici, solo nel 5,3% delle mense scolastiche si servono pasti interamente biologici, così come la media di prodotti biologici che si attesta al 51,3%. Scendono poi al 55,9% le scuole che nelle mense servono acqua di rubinetto (nel 2013 erano il 65,1%). Anche i servizi relativi alla mobilità-scuola non decollano: solo il 25,8% delle scuole usufruisce del servizio scuolabus, mentre il 5,9% del servizio pedibus. Questo comporta un maggiore utilizzo nel percorso casa scuola del mezzo privato, che sta generando in prossimità degli edifici scolastici problemi di gestione della sicurezza, della salubrità e di qualità della vita. 

Dati positivi arrivano, invece, dalla raccolta differenziata: nelle scuole si differenziano soprattutto carta (83,5%) e vetro (63,3%). In aumento la raccolta di organico che passa dal 48,3% del 2010 al 65,6% del 2014 e delle pile che passa dal 33,9% del 2010 al 55% del 2014. L'uso delle energie rinnovabili segna quest'anno una crescita, passando dal 13,6% del 2013 al 14,3% del 2014. 

Tra gli edifici che utilizzano rinnovabili, la maggior parte presenta pannelli fotovoltaici (71,1%), e impianti solari termici (23,4%). Cresce la copertura dei consumi da fonti rinnovabili, con il 44,5%. A livello regionale fanno da portabandiera per l'utilizzo di fonti energetiche alternative Abruzzo e Puglia con rispettivamente il 40% e il 53,9% delle scuole. Maglia nera alla Lombardia, dove solo il 2,8% delle scuole utilizzano fonti rinnovabili, e a Campobasso, capoluogo molisano dove nessuna scuola utilizza fonti energetiche alternative. 

Per quanto riguarda gli edifici scolastici esposti a situazioni di rischio ambientale indoor e outdoor, scendono al 90,3% i Comuni che hanno effettuato monitoraggi sulla presenza di amianto negli edifici scolastici nonostante i casi certificati di amianto siano passati dal 7,5% del 2013 al 10,1% del 2014. In flessione i dati sul radon, che viene monitorato dal 30% delle amministrazioni contro il 32% del 2013. I casi certificati restano costanti (0,5%), mentre non risulta significativa la crescita delle azioni di bonifica effettuate negli ultimi due anni.

Rispetto alle fonti d'inquinamento elettromagnetico, quest'anno è stato inserito nel questionario di Ecosistema Scuola il monitoraggio da Basse Frequenze e da Alte Frequenze, entrambi risultati tuttavia quasi pari allo zero. In crescita invece gli edifici in prossimità di elettrodotti (3,7%) e di antenne cellulari (15,4%), mentre diminuiscono di poco quelli nelle vicinanze di emittenti radio televisive. Aumentano anche gli edifici scolastici posti tra 1 e 5 km da aree industriali (17,8%), strutture militari (6,5%), aeroporti (11,7%). 

Anche quest'anno si riconfermano in testa alla graduatoria nazionale di Ecosistema Scuola le città capoluogo del centro nord. Svetta al primo posto Trento, seguita da Reggio Emilia e Forlì. Ci sono poi Verbania (al quarto posto), Piacenza (al quinto posto), Biella (al sesto posto), Bolzano (al settimo posto), Pordenone (all'ottavo posto), Brescia (al nono posto) e Gorizia (al decimo posto). 

Gli altri Comuni che guidano la graduatoria si distinguono per i dati complessivi ma anche per singole peculiarità. Come Bolzano, tra i primi dieci Comuni che investono di più sia in manutenzione straordinaria che ordinaria. Oppure Reggio Emilia con 66 edifici su 87 con piste ciclabili nelle vicinanze che favoriscono la raggiungibilità della scuola in modo ecologico. Singole specificità che talvolta vedono protagonisti altri comuni come Como e Verona che riescono a coprire, negli edifici dove sono presenti impianti di energia rinnovabile, il 100% dei consumi. Ci sono poi Brindisi, L'Aquila e Pisa che di distinguono per somministrare pasti 100% bio nelle mense scolastiche. Lucca, Macerata, Siena sono invece le città che garantiscono il servizio di scuolabus a tutte le scuole.

 

giovedì 14 gennaio 2016

COMBATTERE LE RUGHE

Per combattere le rughe è molto efficace una maschera composta da un tuorlo d'uovo sbattuto con un cucchiaino d'olio d'oliva, che applicherete sul viso per mezz'ora circa.
Un economico astringente per i pori dilatati è l'albume. 

mercoledì 13 gennaio 2016

PERDI PESO CON PICCOLI PEZZI


Tagliare il cibo in piccoli pezzi aiuta a perdere peso. Lo rivela uno studio condotto dagli esperti della Arizona State University a Phoenix, negli Stati Uniti, e presentato a Zurigo, in Svizzera, nel corso di un congresso internazionale di Gastroenterologia.

Gli esperti americani hanno esaminato l'importanza della dimensione dei bocconi nell'alimentazione chiedendo a trecento studenti universitari di consumare ottanta grammi di pane venti minuti prima di mettersi a tavola per il pranzo. A metà di loro hanno offerto un panino intero; all'altra metà, il pane già tagliato in quattro fette. Gli esperti hanno così scoperto che quanti avevano avuto il panino intero avevano poi mangiato una maggiore quantità di cibo rispetto a quanti avevano avuto il pane a fette. Questo accade, spiegano gli studiosi, perché consumare alimenti tagliati in piccole porzioni inganna i l cervello, che istintivamente conta i bocconi e non considera la loro grandezza.

Così ci si sazia più in fretta, si mangia meno e si perde peso.

martedì 12 gennaio 2016

LE MARMELLATE MIGLIORI


Sul piano dietetico, ricordate che le migliori marmellate sono quelle a base di frutti rossi, come il ribes, i lamponi, le fragole, le ciliegie. Sono un po' più ricche di vitamine delle altre e leggermente lassative per i piccoli semi che rimangono nella polpa di alcune di esse. Subito dopo vengono le marmellate di frutti gialli: arance, albicocche, pesche, susine.

Molto apprezzate sono anche le cotognate, che, come tutte le marmellate di mele, sono però sconsigliabili a chi soffre di stitichezza, perché piuttosto astringenti. Per la loro polpa di consistenza solida, le mele generalmente vengono aggiunte ad altre frutta che da sole darebbero marmellate troppo liquide.

domenica 10 gennaio 2016

VESCICA

Per impedire che si formi la vescica sulle scottature, passatevi del sapone bianco bagnato in acqua fredda.

sabato 9 gennaio 2016

COME SGUSCIARE UN UOVO


Per togliere il guscio dall'uovo sodo senza sciuparne il bianco, che spesso, specialmente se è molto cotto, resta in parte attaccato al guscio, staccate un pezzettino di guscio dal fondo dell'uovo e soffiate attraverso la apertura: la pellicina che ricopre il bianco si staccherà molto facilmente, e con questa anche il guscio.

venerdì 8 gennaio 2016

ARMADI E LOCALI PROFUMATI

Volete disinfettare, profumandoli, armadi e locali?
sopra una lastra metallica molto calda, ma non rovente, versate un po' d'acqua di colonia cui avrete aggiunto il 25% di tintura di benzoino: i vapori sono profumati e battericidi.

giovedì 7 gennaio 2016

TOSSE INSISTENTE

Contro le tossette insistenti: schiacciare una cipolla, aggiungervi un bicchiere di aceto, lasciare il tutto per due ore in un recipiente chiuso, filtrare attraverso un panno, aggiungere infine una uguale quantità di miele. Prenderne un cucchiaino ogni mezz'ora. 

mercoledì 6 gennaio 2016

martedì 5 gennaio 2016

PESCI COTTI

Il pesce di acqua dolce va posto a cuocere immerso in acqua bollente, mentre il pesce di acqua salata va posto a cuocere in acqua fredda.

lunedì 4 gennaio 2016

AUTO E VELOCITA'


Ricordate che occorrono 100 metri per fermarsi quando si viaggia a 100 Km orari e che il tempo richiesto per arrestarsi non aumenta in proporzione alla velocità ma in modo molto maggiore (ad esempio viaggiando a 140 Km orari occorreranno per frenare 200 metri anziché 140).

Tenete conto di questo quando guidate macchine veloci e pensate che un ostacolo può sempre apparire all'improvviso, anche sulle autostrade.

Fate soprattutto attenzione quando piove.

La strada bagnata diventa insidiosa: arrestarsi improvvisamente significherebbe un serio pericolo non solo per voi ma anche per gli altri.

domenica 3 gennaio 2016

PRODOTTI COMMERCIALI


Ricordate che la scelta dei prodotti commerciali, e specialmente di quelli destinati all'alimentazione, deve essere dettata soprattutto dal buon senso.

Quindi, prima di decidere a quale prodotto dare la vostra preferenza esaminate con molta attenzione la qualità.

Evitate perciò di lasciarvi suggestionare successivamente dagli slogan pubblicitari che con sempre maggiore frequenza vi sollecitano da ogni parte. Sappiate che il termine « slogan », che deriva dall'inglese, stava un tempo ad indicare il grido di guerra degli scozzesi; è infatti il grido di guerra con il quale i produttori vengono all'assalto del nostro subcosciente per costringerci a fare i vari acquisti.

sabato 2 gennaio 2016

PIASTRELLE DA CUCINA

 
Se la vostra cucina non ha le pareti interamente ricoperte con piastrelle, potrete ottenere gli stessi risultati, realizzando al tempo stesso una notevole economia, per mezzo di una tappezzeria in gomma zigrinata. La si può applicare facilmente da voi stessi basta avere l’accortezza di iniziare la posa  con del filo a piombo per avere il disegno  scelto in perfetto ordine. E’ robustissima, lavabile, di grande durata, e da alla cucina un tono lindo, nuovo e allegro.  

venerdì 1 gennaio 2016

VUOTO A RENDERE

Una pratica d'antan, quella della restituzione dei "vuoti a rendere" delle bibite, dall'acqua minerale alla birra, torna d'attualità come passo per la green economy. A reintrodurla, sia pure su base volontaria e in via sperimentale per 12 mesi, è il Collegato ambientale che dal 23 dicembre è legge.

Obiettivo del provvedimento è prevenire la produzione di rifiuti favorendo il riutilizzo degli imballaggi usati. Per gli esercenti di bar e pubblici esercizi si tratta di un ritorno in via sperimentale e su base volontaria del singolo esercente, per dodici mesi. Si applica il sistema del vuoto a rendere su cauzione per gli imballaggi contenenti birra e acqua minerale serviti al pubblico da alberghi e residenze di villeggiatura, ristoranti, bar e altri punti di consumo.

Al momento dell'acquisto dell'imballaggio pieno, precisa la norma, l'utente versa una cauzione con diritto di ripetizione della stessa al momento della restituzione dell'imballaggio usato. Con regolamento verranno determinate le forme di incentivazione e le loro modalità di applicazione nonché i valori cauzionali per ogni singola tipologia di imballaggi. Al termine della fase sperimentale si valuterà, sulla base degli esiti della sperimentazione stessa e sentite le categorie interessate, se confermare e se estendere il sistema del vuoto a rendere ad altri tipi di prodotto nonché ad altre tipologie di consumo.(ANSA).






Fonte: ansa.it - Del 23/12/2015